onsiderata la crescente complessità del mondo lavorativo odierno, i pacchetti di benefit aziendali hanno un ruolo sempre più cruciale sia per le aziende sia per i dipendenti. Da un lato aiutano ad attrarre e fidelizzare il personale, con ovvie conseguenze positive sulla produttività e sulla crescita, ma sono anche essenziali per il benessere di tutta la forza lavoro.
Scopri nel nostro articolo cosa sono i benefit aziendali e alcuni esempi: ti spieghiamo anche cosa dice la normativa italiana a riguardo e qual è la tassazione sul welfare. In più, esplora i vantaggi per entrambe le parti, insieme a qualche statistica sui benefit per i dipendenti più apprezzati.
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Cosa sono i benefit aziendali?
Per comprendere meglio la loro rilevanza nel panorama attuale, è bene iniziare spiegando cosa si intende per benefit aziendali. In poche parole, si tratta di tutte le iniziative concesse al personale in aggiunta al regolare stipendio. Un pacchetto completo può includere l’erogazione di beni e servizi in natura per i dipendenti, così come bonus aziendali e altre forme di remunerazione indiretta.
Alcuni benefit per i dipendenti sono obbligatori per l’azienda: è questo il caso di bonus o altri tipi di compensazione inseriti nei contratti stipulati a livello nazionale o concordati individualmente. Altri, invece, sono offerti volontariamente dal datore di lavoro, visto che offrono evidenti vantaggi che poi approfondiremo nel dettaglio.
Una meticolosa progettazione del welfare aziendale permette di premiare tutto il personale, senza distinzione, oppure solo le persone che si sono distinte per particolari meriti. Naturalmente, per proporre lo schema ideale bisogna sapere quali sono i diversi benefit, come possono essere erogati e come avviene la tassazione.
Esempi di benefit aziendali
Anno dopo anno, la varietà di benefit aziendali si amplia sempre più. Questo lo si deve al cambiamento degli stili di vita delle persone e al mutare delle esigenze private e professionali (e non solo del dipendente, ma anche della sua famiglia). Oggi un piano di welfare aziendale potrebbe comprendere almeno una o più di queste voci:
- buoni pasto o mensa aziendale;
- buoni acquisto e card per lo shopping;
- assistenza sanitaria privata;
- piani pensionistici integrativi;
- bonus o premi di vario tipo;
- attrezzature aziendali (auto, computer, telefoni e altro);
- corsi di formazione;
- asili nido aziendali e baby sitter;
- abbonamenti gratuiti o agevolati ai mezzi pubblici;
- assistenza ad anziani o parenti malati;
- convenzioni per attività ricreative e sportive;
- pacchetti vacanze.
La lista non finisce qui, ovviamente. A seconda dei settori e della tipologia di azienda, nonché delle ultime novità in termini di risorse umane, è possibile proporre ai dipendenti ulteriori bonus, sconti e convenzioni speciali. Sono tante le variabili da considerare, così come i vantaggi offerti da ognuno di essi.
I vantaggi dei benefit aziendali
Ci sono molti buoni motivi per cui ogni impresa dovrebbe impostare un sistema di welfare aziendale ben ragionato ed efficiente. E i vantaggi, in questo caso, si intrecciano, coinvolgendo tutte le parti in gioco. Quelli che a prima vista possono sembrare solo benefit per i dipendenti, con il passare del tempo diventano uno strumento grazie a cui l’azienda può riuscire a crescere e prosperare. Ecco qualche esempio pratico dei potenziali benefici.
Maggiore produttività e meno assenteismo
Per dare il meglio, i dipendenti devono potersi concentrare sul lavoro. Tuttavia, spesso non è possibile farlo perché la vita privata prende letteralmente il sopravvento: tra imprevisti, problemi di salute e famiglia da gestire, non è sempre facile mantenere un buon equilibrio. Con un pacchetto di benefit aziendali l’azienda può alleviare almeno una parte di stress affinché i dipendenti possano vivere al meglio l’ambiente professionale, essere più produttivi e più presenti in azienda.
Facilità di assunzione
Attualmente la selezione del personale è ancora complicata e difficoltosa, soprattutto in alcuni settori chiave. Per attirare i candidati giusti, i manager delle risorse umane possono includere un pacchetto di benefit aziendali già nell’annuncio, velocizzando il processo di recruitment e assicurandosi di poter accedere al meglio.
Più coinvolgimento
Gli imprenditori che si prendono cura del loro staff giorno dopo giorno, tramite varie iniziative, hanno più chance di creare rapporti lavorativi sani e duraturi. Ad esempio, concedere la possibilità di partecipare a corsi di formazione consente di promuovere lo sviluppo professionale del personale, creando le basi per fare carriera internamente. In questo modo le persone si sentiranno più coinvolte e invogliate a restare in azienda.
Fidelizzazione del personale
La fidelizzazione si riferisce alla capacità dell’azienda di trattenere i propri dipendenti affinché i costi sostenuti per l’inserimento e la preparazione ai diversi ruoli non vadano sprecati. Di fatto, i benefit rappresentano uno dei modi più semplici e concreti per convincere i migliori a restare e crescere insieme. Garantire un variegato e intelligente ventaglio di benefit li farà sicuramente sentire valorizzati.
Sgravi fiscali
Ultimo, ma non meno importante, grazie alle iniziative di welfare e ai benefit è possibile ottenere anche dei vantaggi in termini di fiscalità. Bisogna però distinguere le due principali tipologie, ovvero i fringe benefit e i flexible benefit. I primi sono compensi in natura extra, come l’auto aziendale o il PC, e sono esenti da tassazione secondo le soglie di legge, ovvero 258,23 euro e 3000 euro per chi ha figli a carico (le somme eccedenti devono essere sottoposte a normale tassazione). I secondi, al contrario, non hanno un limite massimo di esenzione da tasse e contributi previdenziali: è questo il caso di asili nido, corsi formativi, abbonamenti e molti altri ancora.
Cosa prevede la normativa
Per avere un quadro più completo sulla tassazione del welfare aziendale 2024 è necessario consultare il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). In vigore dal 1986, è stato successivamente modificato, in particolar modo attraverso la legge di stabilità del 2016 che ha introdotto l’erogazione elettronica dei benefit aziendali e la possibilità di convertire i premi di risultato in welfare.
La norma di riferimento è contenuta nell’articolo 51 del TUIR, che determina beni e servizi deducibili per l’impresa ed esenti da tasse per il dipendente, visto che non concorrono alla formazione del reddito. In aggiunta, il successivo articolo 100 spiega quali sono gli ambiti di intervento del welfare aziendale in busta paga, ovvero educazione, istruzione, assistenza sanitaria o sociale, ricreazione e culto.
Una menzione la merita anche l’articolo 12 del TUIR, che ha ampliato la platea di beneficiari includendo le famiglie dei dipendenti. Così facendo si è scelto di intervenire su tutta la sfera privata che potrebbe influire negativamente su quella lavorativa.
Per questo, anche se non sono inseriti nel contratto e non sono obbligatori, i benefit aziendali possono davvero fare la differenza. Come nel caso delle soluzioni di welfare aziendale Coverflex: oltre a essere semplici da attivare, mettono sempre d’accordo tutte le parti in gioco.
Quali sono i benefit aziendali più apprezzati dai lavoratori?
Abbiamo esaminato cosa sono i benefit, quali vantaggi offrono e come sono normati secondo le leggi vigenti. Ma quali sono i preferiti dal personale? Partendo dal presupposto che le esigenze possono variare da persona a persona, da una ricerca di Randstad del 2021 è emerso che non è solo lo stipendio a far felici i dipendenti.
Avere a disposizione un buon numero di benefit contribuisce alla soddisfazione generale, insieme a un ambiente di lavoro piacevole, a una maggiore flessibilità e al corretto work-life balance. Lo studio ha poi approfondito quali sono gli elementi del welfare che più fanno colpo sulla forza lavoro, che riportiamo in ordine di importanza:
- sostegno per la famiglia, in particolare con i figli piccoli;
- iniziative di vario tipo per la tutela del benessere e della salute mentale dei dipendenti;
- corsi di formazione e sviluppo delle skill;
- prestazioni sanitarie.
Il risultato del sondaggio ha fatto emergere il ritratto di una nuova realtà lavorativa, che mette le persone al centro dell’attenzione. La pandemia e i repentini assestamenti economici successivi hanno spinto molti a rivalutare le proprie priorità, a favore di un nuovo modo di concepire il proprio impiego.
È interessante notare come i benefit aziendali siano rilevanti soprattutto per chi ha un livello di istruzione più alto e per la fascia più giovane, i cosiddetti millennial, ovvero il presente e il futuro per le imprese. Per i ventenni e i trentenni di oggi, la qualità dei vantaggi offerti oltre alla normale retribuzione ha un peso non indifferente nella scelta dell’impiego.
Se gli imprenditori vogliono assicurarsi i migliori talenti sul mercato, devono quindi valutare con cura e attenzione i benefit di welfare messi a disposizione. Dalle card prepagate per fare shopping all’abbonamento in palestra, fare la mossa giusta può determinare il successo di un’azienda e aiutarla a spiccare il volo, facendosi largo tra i competitor.
Welfare Coverflex: che benefit include?
Coverflex offre un'efficace soluzione di welfare aziendale, che consente alle aziende di risparmiare e ai dipendenti di massimizzare la propria retribuzione. Il Welfare Coverflex mette a disposizione dell'azienda un budget per diverse tipologie di benefit, tra cui:
- Fringe: benefit pensati per l'acquisto di prodotti di diverse categorie merceologiche (libri, abbigliamento, accessori per animali, giocattoli...) tramite la Coverflex Card;
- Tempo libero: un budget da spendere per attività e servizi di vario tipo (sedute dallo psicologo, pacchetti vacanze, abbonamenti alle principali piattaforme di streaming...) tramite la Coverflex Card;
- Trasporto pubblico: consente di richiedere rimborsi per le spese relative al trasporto pubblico, anche per i familiari a carico;
- Istruzione: offre rimborsi relativi alle spese di istruzione per tutta la famiglia;
- Assistenza familiare: con cui richiedere rimborsi per i servizi di assistenza sanitaria per i membri della famiglia over 75 o non autosufficienti.
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