Prenota una demo e sii tra i primi a scoprire tutto riguardo un nuovo modo di offrire benefit.
inizia ora
L

e possibilità di apprendimento sono infinite, e non solo in ambito prettamente scolastico. Se un’azienda vuole crescere, deve puntare sulla formazione dei dipendenti e provare nuove strade affinché dia dei frutti. Ed è proprio questo il caso del blended learning, una teoria che si basa sulla fusione di diverse tecniche di insegnamento. 

Ma qual è il significato di blended learning e quali modalità utilizza? Scopri nel nostro articolo cos’è e come funziona nella pratica, oltre ai motivi per cui può risultare più coinvolgente ed efficace per i partecipanti, soprattutto nel contesto formativo aziendale.

Cosa significa blended learning?

Iniziamo dalla traduzione di blended learning, che può farti già comprendere qualcosa di più su questa tematica. Il termine viene dall’inglese to blend, che significa unire o mescolare, e to learn, ovvero imparare. Sebbene sia più noto nell’espressione inglese, talvolta viene chiamato anche apprendimento misto. Come intuibile, si tratta quindi di un approccio ibrido all’apprendimento che unisce lezioni in presenza e digitali.

Sebbene la digitalizzazione sia parte integrante di questa tecnica, il termine blended learning formalmente nasce negli anni Sessanta nell’Università dell’Illinois. Tuttavia, inizia a essere utilizzato solo sul finire degli anni Novanta, quando un istituto di Atlanta (l’Interactive Learning Centers) annuncia il lancio di una serie di corsi basati proprio su questa metodologia.

Oggi per blended learning si intende quindi la combinazione di e-learning e classiche lezioni in aula. Ormai sappiamo bene che la tecnologia è fondamentale, ma non è tutto: lo abbiamo visto durante la pandemia, quando l’apprendimento si è spostato obbligatoriamente nel virtuale. Affinché la crescita sia reale e concreta, serve che gli strumenti digitali siano integrati dalle “care e vecchie” lezioni in aula.

Modalità di blended learning

Trattandosi di una tecnica mista, il blended learning utilizza diverse strategie per raggiungere i propri obiettivi. Nella pratica, deve infatti unire tre diverse modalità, che vediamo qui di seguito.

Incontri in aula

Una delle tre componenti essenziali dell’apprendimento misto è la classica lezione in aula. L’insegnante o la persona addetta alla formazione può così introdurre i contenuti, approfondirli ed eventualmente offrire esercitazioni pratiche. Questo favorisce non solo l’interazione tra chi partecipa, ma anche la collaborazione e lo scambio di idee.

Didattica individuale da remoto

L’altra parte cruciale del blended è l’e-learning. In aggiunta alle lezioni online dal vivo, l’e-learning include anche altri contenuti digitali. Ad esempio, possono essere messi a disposizione e-book, webinar, test, esercitazioni virtuali e qualsiasi altro formato utile per approfondire le lezioni.

Social learning

Ultimo, ma non meno importante, c’è il social learning. Ma di cosa si tratta esattamente? Semplice: dopo aver appreso di persona e virtualmente, studenti e partecipanti ai corsi sono chiamati a proseguire le tematiche apprese all’interno di forum, gruppi di discussione, social media e altri progetti che prevedono una collaborazione al fine di sviluppare la capacità di lavorare in gruppo.

La guida al lavoro da remoto

Un ebook per scoprire tutto quello che devi sapere sul remote work. Scaricalo ora!

Tipologie di blended learning

Abbiamo visto cosa significa blended learning e come si svolge, ma in realtà questa teoria è in costante evoluzione. Per esempio, l’ente di ricerca statunitense senza scopo di lucro Clayton Christensen Institute ha individuato quattro possibili modelli per attuare l’apprendimento misto: vediamo quali sono.

Rotation model

La tipologia più ricorrente di blended learning è il Rotation model, adatto a piccoli e grandi gruppi. Partendo da una classe di riferimento, l’apprendimento si svolge attraverso l’alternanza di lezioni frontali in presenza (che in genere sono il punto di partenza), didattica online e momenti di confronto diretto con gli altri partecipanti. L’insegnante deve però supervisionare i vari passaggi, che possono essere personalizzati a piacere.

Flex model

Sebbene una parte dell’apprendimento avvenga in presenza, il Flex model prevede che le lezioni si svolgano principalmente online. Questa tipologia, molto utilizzata soprattutto nei corsi formativi, include la costante supervisione dell’insegnante, ma con una maggiore libertà per i partecipanti.

À la carte model

Come facilmente intuibile dal nome in francese, l’À la carte model si fonda su una maggiore personalizzazione del percorso di apprendimento. Ogni partecipante può liberamente scegliere come comporre il piano di studio, senza che la sua scelta incida sul risultato finale. Tuttavia, deve comunque includere tutte le modalità precedentemente indicate.

Enriched virtual model

Per finire l’excursus sulle tipologie di blended learning, parliamo dell’Enriched virtual model. La formazione parte dai corsi online, ma può essere arricchita (da qui il nome del modello) con le lezioni in aula concordate con l’insegnante.

L’apprendimento misto nella formazione aziendale

La teoria del blended learning ha mosso i suoi primi passi nel contesto della scuola e dell’università, ma trova applicazione anche in azienda. Ed è proprio qui che spicca il volo: considerata la possibilità di plasmare il percorso formativo in base alle proprie necessità, è infatti ideale per chi già lavora e deve conciliare diversi impegni privati e professionali.

Diversamente dall’e-learning o dalle semplici lezioni in presenza, però, l’apprendimento misto offre più opportunità di coinvolgimento e di crescita. Le imprese che investono nella formazione dei dipendenti, puntando su metodi all’avanguardia e performanti come il blended learning, possono ottenere un vantaggio competitivo ed economico. Al contempo, hanno la possibilità di contenere il turnover e incrementare il wellbeing aziendale

A proposito, periodicamente è consigliabile fare il calcolo del turnover del personale: usa il nostro calcolatore gratuito e scopri qual è il tasso di turnover della tua azienda, e come fare per mantenerlo stabile o migliorarlo.

Le aziende che desiderano attuare l’apprendimento misto dovranno valutare quale approccio utilizzare in base a diverse variabili, tra cui: 

  • numero di partecipanti;
  • obiettivo del corso;
  • budget e risorse;
  • contenuti della formazione. 

Tutti i modelli che abbiamo citato precedentemente, in particolare quelli più flessibili, possono contribuire alla semplicità di fruizione dei corsi e alla loro efficacia. La digitalizzazione dell’apprendimento è una chiave di volta, senza dimenticare i momenti di scambio in presenza che favoriscono la capacità di team working.

Massimizza la soddisfazione dei dipendenti con Coverflex

Se hai un’azienda e vuoi offrire possibilità di blended learning al tuo personale, parti da un piano di welfare. Ad esempio, con la soluzione di welfare aziendale Coverflex puoi erogare ai tuoi dipendenti un vasto paniere di bonus e vantaggi, tra cui anche corsi di formazione e di lingue.

Grazie all’apposita Coverflex Voucher Card, sulla quale potrai versare il budget welfare, ogni dipendente può accedere a beni e servizi presso i partner convenzionati. E tutto limitando al massimo la burocrazia e in pochi click, senza perdere tempo prezioso.

Vuoi saperne di più? Prenota una demo per scoprire tutti i vantaggi offerti da un piano di welfare aziendale innovativo!

Inserisci i tuoi dati per continuare a leggere

Leggi anche:

Più di 5000 aziende hanno già scelto Coverflex, tu cosa aspetti?

inizia ora