rmai da alcuni anni, la necessità di sostenere le famiglie e in particolare le mamme lavoratrici è uno dei temi chiave in Italia. Per questo motivo, tra le diverse misure messe in campo dai governi che si sono succeduti, ormai da alcuni anni esiste il bonus asilo nido.
Sai come funziona? Te lo spieghiamo noi: scopri chi ne ha diritto e come accedere a questa agevolazione. In più, ti raccontiamo le novità entrate in vigore per il bonus asilo nido 2024 e come sfruttare al massimo anche gli altri strumenti di welfare.
Cos’è il bonus asilo nido?
Il bonus asilo nido dell’INPS è nato ufficialmente attraverso la Legge di Bilancio 2017 con lo scopo di agevolare le famiglie nel pagamento delle rette per gli asili nido pubblici e privati, oltre che per il supporto domiciliare dei bambini affetti da malattie croniche.
Inizialmente prevedeva un contributo pari a 1.000 euro all’anno, erogati in assegni mensili. Nel 2020, poi, la misura è stata ulteriormente potenziata, arrivando all’importo massimo di 3.000 euro.
Nello stesso anno, l’INPS ha specificato nella circolare n. 27 che le strutture private devono essere autorizzate da parte degli enti locali di competenza e in regola con “tutti i requisiti tecnico-strutturali, igienico-sanitari, pedagogici e di qualità previsti dalle vigenti normative nazionali e locali”.
Nell’ultima Legge di Bilancio, l’Esecutivo Meloni ha confermato il bonus asilo nido 2024 con alcune novità sulle risorse stanziate. Il nuovo massimale ora ammonta a 3.600 euro annuali, a patto che si rientri nei termini che vedremo a breve. Un passo in avanti, considerando poi che alcuni bonus edilizi e il bonus acqua potabile non sono stati rinnovati per i prossimi mesi.
Chi ha diritto al bonus asilo nido 2024
Ma come funziona il bonus asilo nido e chi può richiederlo? Attualmente l’intervento è rivolto ai genitori di bambini fino a 3 anni (anche adottati o in affido temporaneo) che abbiano effettivamente pagato le rette e inviato la domanda per ricevere il contributo. Tutti possono richiederlo indipendentemente dal reddito, che però incide sulla somma erogata.
Le condizioni prevedono che chi inoltra la richiesta del bonus asilo nido abbia pagato la retta e che faccia parte del nucleo familiare del minore. In più, per il bonus sull’assistenza a casa il domicilio del richiedente e del minore devono coincidere. Bisogna poi essere cittadini italiani (oppure equiparati a essi nei diritti) o europei, avere la residenza in Italia o un regolare permesso di soggiorno.
Fasce ISEE e importi
Abbiamo visto che il tetto massimo di pagamento per il bonus asilo nido è di 3.600 euro all’anno, suddiviso in 11 mensilità. Tuttavia, bisogna rientrare in questi requisiti:
- la data di nascita del bimbo o della bimba deve essere successiva al 1° gennaio 2024;
- nel nucleo familiare deve esserci un altro minore di età inferiore a 10 anni;
- l’ISEE della famiglia non deve superare i 40.000 euro.
Se non si rientra in questa casistica, le somme vengono assegnate così:
- 3.000 euro all’anno per ISEE fino a 25.000 euro;
- 2.500 euro all’anno per ISEE tra 25.001 a 40.000 euro;
- 1.500 euro all’anno per ISEE superiore a 40.000 euro.
Quando richiedere il bonus asilo nido 2024
Come specificato dall’INPS, la richiesta per il bonus asilo deve essere inoltrata entro il 31 dicembre dell’anno in cui sono state sostenute le spese. Per chiarire meglio, chi vorrà richiedere il bonus asilo nido 2024 dovrà farlo entro il 31 dicembre 2024.
C’è invece più margine per inviare tutta la documentazione richiesta. Ad esempio, chi ha richiesto il bonus nel 2023 ha tempo fino al 31 luglio 2024. Chi lo richiederà quest’anno potrà completare tutto entro il 31 luglio 2025.
Come fare domanda
Come nel caso di altri bonus fiscali, la domanda per il bonus asilo nido va inviata online (o presso i patronati) sul portale dell’INPS tramite SPID, CIE o CNS. Per chi ha più figli nella fascia d’età interessata, bisogna fare richieste separata per ognuno di loro.
Affinché tutto vada a buon termine, tieni a portata di mano queste informazioni importanti:
- nome e codice fiscale dell’asilo nido;
- mensilità di riferimento (massimo 11);
- documentazione del pagamento di almeno un mese di retta;
- conferma dell’iscrizione al nido o dell’inserimento in graduatoria.
Nel caso in cui si richieda l’agevolazione per il sostegno domiciliare, servirà invece un documento ufficiale del pediatra che attesti l’impossibilità del bambino di frequentare l’asilo nido per via della sua grave patologia.
Quando arriva il pagamento
Ma quando arrivano poi i soldi del bonus asilo nido? Dopo aver inserito la domanda, potrai verificare lo stato della tua richiesta sempre sul sito dell’INPS, nella sezione Gestione. Per Legge, il termine è stato fissato a massimo 30 giorni di lavorazione del provvedimento, ma possono esserci delle deroghe per situazioni particolari.
Con Coverflex Welfare paghi le spese di istruzione
Oltre al bonus asilo nido, ci sono altre possibilità interessanti che permettono di accedere ad agevolazioni per i propri figli. Grazie alla soluzione di welfare aziendale Coverflex, ad esempio, il datore di lavoro può erogare ai suoi dipendenti dei rimborsi per le spese di istruzione dei familiari a carico, incluse le rette dell’asilo.
Inoltre, tramite l’apposita Coverflex Voucher Card, sulla quale l’azienda versa il budget welfare, ogni dipendente può accedere a un ampio ventaglio di beni e servizi, tra cui anche abbigliamento, articoli e giochi per bambini.
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