ietro il grande successo dei buoni acquisto per i dipendenti, che non accenna ad arrestarsi, ci sono diversi ottimi motivi. E non si tratta solo dell’evidente vantaggio economico per il personale, ma di una lunga serie di benefici che mettono d’accordo tutte le parti in gioco.
Ma cosa sono esattamente i buoni acquisto? Si tratta di fringe benefit oppure di welfare aziendale? Vediamo insieme in cosa consistono e come sono trattati fiscalmente. In più, ti spieghiamo come sfruttarli al massimo per massimizzarne i punti a favore.
Cosa sono i buoni acquisto?
Talvolta chiamati anche buoni shopping, i buoni acquisto per i dipendenti sono dei voucher che l’azienda eroga come extra rispetto alla normale retribuzione. Chi li riceve può spenderli presso i partner convenzionati con la società che li ha emessi. Un tempo erogati solo in forma di tagliando cartaceo con un valore prestabilito, oggi si sono evoluti e nella maggior parte dei casi sono proposti in un comodo formato elettronico.
Sono molto utilizzati dai datori di lavoro perché convenienti dal punto di vista della fiscalità e per molte buone ragioni che approfondiremo a breve. Ad esempio, i dipendenti possono usare i buoni acquisto per il carburante o per acquistare svariati tipi di prodotti e servizi. Se si utilizzano dei buoni acquisto digitali, come nel caso dei buoni acquisto Coverflex, il budget da erogare può essere scelto liberamente dall’azienda e versato su una pratica card ricaricabile.
Per capire meglio il funzionamento dei buoni acquisto per dipendenti, dobbiamo però spiegare in quali macro-categorie si suddividono. In linea generale, abbiamo buoni acquisto fringe benefit e buoni acquisto welfare, che si differenziano non solo per le tipologie offerte, ma anche per il tipo di esenzione fiscale.
Buoni acquisto fringe benefit
I buoni acquisto che rientrano tra i fringe benefit sono sostanzialmente i classici voucher shopping che in genere il datore di lavoro assegna solo ad alcune tipologie di dipendenti. Possono essere usati per comprare abbigliamento, articoli per la casa, giochi per bambini, tecnologia, prodotti per animali e così via.
Sono molto apprezzati perché esentasse fino a un determinato limite stabilito per legge. A tal proposito, le ultime novità sui fringe benefit riguardano proprio le soglie di esenzione. Stando agli aggiornamenti del 2024, il tetto massimo per i dipendenti con figli a carico è di 2000 euro all’anno, mentre per tutti gli altri è di 1000 euro.
Buoni acquisto welfare
I buoni acquisto welfare rientrano nella categoria dei flexible benefit. Hanno il grande pregio di essere totalmente esentasse: questo perché lo Stato considera positivamente l’elevato valore sociale di questi bonus, che vengono concessi a tutto il personale e spesso sono resi obbligatori dai CCNL di categoria.
Scegliendo tra le migliori piattaforme welfare aziendale, il datore di lavoro può concedere un set di benefit molto ampio, come ad esempio corsi di formazione, assistenza ai familiari, asili nido, attività per il tempo libero, ingressi ai musei, pacchetti vacanze e così via.
I vantaggi dei buoni acquisto
Abbiamo già anticipato che i buoni acquisto per dipendenti offrono un ampio ventaglio di benefici: vediamo quali sono nel dettaglio.
Vantaggi per le aziende
Il primo dei numerosi benefici è la fidelizzazione del personale. Quando i dipendenti si sentono valorizzati e gratificati, tendono a vivere più positivamente la loro vita professionale e a sentirsi davvero parte di una grande famiglia. E questo può spingere la produttività, ridurre l’assenteismo, migliorare l’ambiente di lavoro e quindi rendere l’impresa più competitiva sul mercato.
Ci sono poi i vantaggi dei fringe benefit per l’azienda durante la selezione del personale: i buoni acquisto possono infatti attirare i candidati migliori. Ultimo, ma non certo per importanza, è l’aspetto della fiscalità agevolata: l’esenzione fiscale aiuta a ottimizzare i costi.
Vantaggi per i dipendenti
Dal punto di vista del personale, i buoni acquisto consentono di aiutare le famiglie ad abbattere il costo della vita e aumentare il potere d’acquisto. Basti pensare ad alcuni esempi classici di fringe benefit o ai buoni benzina, grazie a cui risparmiare su una delle spese essenziali di tutti i giorni.
A proposito di fringe benefit per i dipendenti, ricordiamo l’esenzione fiscale fino alle soglie già indicate (mentre per i buoni acquisto welfare l’esenzione è totale). Infine, utilizzando i bonus ricevuti è possibile iscriversi a corsi per migliorare la propria professionalità e avere più opportunità di carriera all’interno dell’azienda.
Cosa cambia tra buoni acquisto e buoni pasto?
I buoni pasto e i buoni acquisto per i dipendenti vengono spesso confusi, ma non sono la stessa cosa. I buoni pasto, infatti, possono essere usati solo per pranzare, acquistare prodotti alimentari o per ordinare cibo a domicilio. Inoltre, il trattamento fiscale è differente: sono esenti da contributi previdenziali, fiscali e assistenziali fino a 8 euro al giorno nel caso dei buoni pasto digitali.
Diversamente, i buoni acquisto (digitali o cartacei) non possono essere usati per gli alimenti, ma per tutti gli altri prodotti, come:
- abbigliamento e accessori;
- articoli sportivi;
- attrezzi per il fai-da-te;
- libri e riviste;
- prodotti di bellezza;
- arredamento;
- prodotti per animali domestici;
- gaming e tech.
Come scegliere i migliori buoni acquisto per dipendenti
Se hai un’azienda e vuoi ottenere il massimo da questo strumento, innanzitutto devi individuare i migliori fornitori di fringe benefit. Ma da quali caratteristiche si riconoscono? Per fare qualche esempio concreto, dovresti assicurarti che la soluzione offerta sia al passo con i tempi e che ti offra diverse funzionalità in abbinamento.
Uno dei requisiti chiave dei buoni acquisto per i dipendenti è la possibilità di creare un pacchetto su misura e personalizzato, in base alle tue necessità. In più, dovrebbero essere collegati a una piattaforma e a una app, per utilizzarli in modo smart grazie alla tecnologia più all’avanguardia del settore. Infine, dovresti verificare i partner convenzionati: più sono, meglio è!
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