li “extra” oltre al regolare stipendio sono sempre uno dei temi caldi per qualsiasi contrattazione collettiva, soprattutto per uno dei comparti più rilevanti in Italia come quello dei metalmeccanici. Buoni pasto e welfare sono dunque molto ambiti, ma il CCNL 2024 li prevede? E le aziende sono obbligate a corrisponderli?
I meal voucher sono apprezzati dai dipendenti perché permettono di sfruttare al massimo la pausa pranzo, alleggerendo le spese quotidiane. Vediamo cosa dice il contratto dei metalmeccanici sui buoni pasto e i benefit in generale, insieme agli altri punti chiave. Inoltre, le aziende possono puntare su pacchetti completi di welfare per trarre grandi vantaggi fiscali, gratificare il personale e migliorare la produttività.
Cosa prevede il CCNL metalmeccanici
Prima di capire quando spettano i buoni pasto per i metalmeccanici, facciamo un excursus generale. Firmato nel 2021, il contratto collettivo per il settore metalmeccanico è scaduto il 30 giugno 2024. Mentre già i sindacati stanno preparando le nuove richieste per il prossimo CCNL, ad oggi restano valide le ultime disposizioni.
Per prima cosa, ricordiamo che l’applicazione coinvolge un’ampia fascia di persone che lavorano in aziende di produzione e manutenzione di macchinari, impianti e componenti metalmeccanici. L’attuale contratto, condiviso da sindacati e organizzazioni che rappresentano i datori di lavoro, indica nove livelli di inquadramento così sintetizzati:
- Livello A1: ruoli di gestione del cambiamento e innovazione
- Livelli B1, B2 e B3: ruoli specialistici e gestionali
- Livelli C1, C2 e C3: ruoli tecnico specifici
- Livelli D1 e D2: ruoli operativi
Come molti altri CCNL, quello dei metalmeccanici stabilisce un tetto di 40 ore di lavoro alla settimana suddivise su cinque giorni, con possibilità di arrivare fino a massimo 48 ore per coprire i turni produttivi. Dopo le 40 ore scattano gli straordinari, retribuiti maggiormente in base ai diversi livelli. La retribuzione è poi divisa su 13 mensilità (niente 14esima, quindi) e sono incluse quattro settimane di ferie retribuite all’anno.
Una delle novità più importanti dell’ultimo testo è stato l’aumento salariale, erogato in quattro tranche (rivalutate annualmente in base all’inflazione) a giugno 2021, giugno 2022, giugno 2023 e giugno 2024. Inoltre, è stato riconfermato l’obbligo di concedere il welfare ai dipendenti, come vedremo in seguito. Ma i buoni pasto sono obbligatori nel contratto metalmeccanici? Vediamo subito.
Buoni pasto metalmeccanici: sono obbligatori?
L’articolo 8 del CCNL di questa categoria, che parla specificatamente dei servizi di mensa aziendale per le aziende, rimanda direttamente all’articolo 51 del TUIR. Ciò è imputabile alla complessità del comparto e alla difficoltà di trovare un accordo valido per tutte le diverse realtà. E allora c’è o no l’obbligo per i buoni pasto ai metalmeccanici?
In realtà, i datori di lavoro possono decidere liberamente di erogare i buoni pasto ai dipendenti secondo la normativa vigente, che stabilisce l’esenzione dalle tasse per un limite massimo di 4 euro per i buoni cartacei e di 8 euro per quelli elettronici.
Va poi detto che i buoni pasto vengono sostanzialmente assimilati ai fringe benefit, ovvero quei beni e servizi extra concessi in natura ai collaboratori (come i buoni shopping). Attualmente i fringe benefit sono convenienti perché totalmente deducibili fino a massimo 2.000 euro per i dipendenti con figli a carico e a 1.000 euro per tutti gli altri.
Non vanno però confusi con i cosiddetti flexible benefit, delle componenti aggiuntive allo stipendio che devono essere concesse a tutti i dipendenti per il loro elevato valore sociale e che, per questo, sono completamente esentasse. Ne sono un esempio classico i corsi di lingue, i corsi di formazione e l’assistenza per i familiari a carico.
Welfare aziendale CCNL metalmeccanici
Trattandosi di iniziative volontarie messe a disposizione dei collaboratori per migliorare l’equilibrio tra vita privata e lavoro, il welfare aziendale di norma non è obbligatorio. Ma c’è un’eccezione alla regola, ovvero quando sono i CCNL a prevederli per tutti i dipendenti. Questo è proprio quello che accade nel contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici.
Come anticipato, l’ultimo rinnovo del contratto metalmeccanici ha confermato la somma di 200 euro all’anno da destinare proprio al welfare del personale tramite beni e servizi (in questo caso si tratta di flexible benefit).
I benefit devono essere utilizzati per assistenza sanitaria o sociale, educazione, istruzione, ricreazione e attività legate al culto. Illimitatamente esenti da tasse e contributi, vengono corrisposti nel mese di giugno e devono essere utilizzati entro il 31 maggio dell’anno successivo.
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