Dopo il debutto nel 2023, ritorna una delle principali misure messe in campo dell’attuale Governo a favore dei nuclei familiari in difficoltà. La carta risparmio spesa 2024, chiamata ufficialmente Dedicata a te, è stata riconfermata. Pensata per contenere le spese di tutti i giorni, ora non riguarda più solo i generi alimentari di prima necessità, ma anche il carburante.
Riassunto
In questo articolo scopriamo la "Carta Risparmio Spesa 2024" o "Dedicata a te", una misura del Governo per sostenere i nuclei familiari in difficoltà. La carta, erogata dall'INPS, funziona come una prepagata elettronica utilizzabile per acquistare beni alimentari di prima necessità o pagare la benzina. Potrai leggere dettagli su come funziona la carta, i prodotti acquistabili, l'importo assegnato e dove utilizzarla, ma soprattutto capire la priorità di assegnazione basata sull'ISEE delle famiglie. Leggi l'articolo completo per scoprire come richiedere la carta Dedicata a te, dove ritirarla e come utilizzarla.
Cos’è e come funziona la carta risparmio spesa 2024
Ne abbiamo sentito molto parlare, ma in cosa consiste la card “Dedicata a te”? La carta risparmio 2024 è una card erogata dall’INPS per sostenere le spese delle famiglie in difficoltà. Funziona come una carta elettronica prepagata e può essere utilizzata per fare acquisti secondo le modalità definite dal Legislatore.
La carta risparmio 2024, introdotta inizialmente dalla Legge di Bilancio 2023, è stata ora prorogata attraverso la Legge di Bilancio 2024. L’iniziativa, per cui sono stati stanziati 600 milioni, rappresenta sicuramente un passo in più per sostenere le fasce deboli del nostro Paese.
I prodotti alimentari che si possono acquistare con questa tipologia di buoni spesa elettronici sono elencati nell’Allegato 1 al Decreto 110 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 12 maggio 2023. Si tratta di:
- carne e pesce fresco;
- uova, latte e derivati;
- olio d’oliva e olio di semi;
- aceto di vino;
- prodotti di panetteria, pasticceria e biscotteria;
- pasta, riso, orzo, farro, avena, mais e tutti gli altri cereali;
- farine di cereali;
- prodotti ortofrutticoli freschi e lavorati;
- conserve;
- legumi;
- semi e frutti oleosi;
- alimenti per bambini e latte di formula;
- lieviti naturali;
- miele naturale, zucchero, cioccolato e cacao in polvere;
- acque minerali;
- caffè, tè e camomilla.
Dalla lista di prodotti alimentari di prima necessità appena indicata sono ovviamente escluse le bevande alcoliche.
L’ideale, per ottimizzare il beneficio, sarebbe coniugare l’iniziativa statale con quelle dei datori di lavoro privati. Unita a eventuali soluzioni di welfare aziendale, come quella proposta da Coverflex che viene erogata ai dipendenti tramite apposite card, può fare la differenza nella gestione della vita quotidiana delle famiglie.
Per fare un esempio su come funziona il welfare aziendale, il datore di lavoro può pianificare un paniere di benefit da concedere al personale. Dai fringe benefit (ad esempio il telefono aziendale) ai flexible benefit (abbonamenti ai mezzi, borse di studio, asili nido e molto altro ancora), ci sono tante possibilità per supportare i dipendenti.
In più, i benefit aziendali offrono innegabili vantaggi fiscali. Nel caso dei fringe benefit sono esenti da tassazione e contributi fino alla soglia prestabilita per legge, come specificato nell’articolo 51 del TUIR, mentre i flexible benefit sono completamente detassati. Inoltre, per l’azienda sono sempre deducibili. In poche parole, mettono d’accordo entrambe le parti, migliorando la qualità del lavoro e la soddisfazione per il ruolo svolto.
A quanto ammonta la carta
Per quanto riguarda la somma fissata per la carta risparmio 2024 c’è una novità importante. Oltre alla cifra di 382,50 euro da spendere per i beni alimentari di prima necessità che abbiamo precedentemente elencato, la tessera “Dedicata a te” 2024 ha aggiunto anche 77,20 euro di bonus benzina, per un totale di 459,70 euro, come comunicato dall’INPS.
In aggiunta alla cifra spendibile, il MASAF ha stipulato diversi accordi con la Grande Distribuzione Organizzata per offrire un ulteriore sconto del 15% per chi è in possesso della card.
Dove usare i buoni spesa
Dopo aver spiegato come funziona la carta risparmio spesa 2024, veniamo alla pratica: dove si possono utilizzare i buoni spesa erogati dall’INPS? Contestualmente al varo dell’iniziativa, il MASAF ha pubblicato una lista di negozi e supermercati convenzionati.
L’elenco, in continuo aggiornamento, è consultabile online e include anche gli esercizi commerciali che offrono il 15% di sconto aggiuntivo. Le rivendite aderenti al programma hanno l’obbligo di esporre il simbolo carta “Dedicata a te” vicino alla cassa o fuori al negozio stesso.
A chi spettano i nuovi buoni spesa 2024
Per quanto riguarda la platea di beneficiari dei buoni spesa statali per le famiglie, la variabile discriminante è il reddito percepito. Possono infatti accedere alla misura solidale solo le famiglie con ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. In più, tutti i componenti del nucleo familiare devono risultare iscritti nell’Anagrafe comunale. Questo è particolarmente importante, visto sono i Comuni a ricevere la lista di famiglie interessate, suddivise in ordine di priorità.
La carta risparmio spesa 2024 viene assegnata secondo la seguente priorità:
- nuclei familiari con almeno tre persone, tra cui una nata entro il 31 dicembre 2009, e con l’ISEE più basso;
- nuclei familiari con almeno tre persone, tra cui una nata entro il 31 dicembre 2005, e con l’ISEE più basso;
- nuclei familiari con almeno tre persone, con l’ISEE più basso.
Ogni Comune deve poi procedere all’assegnazione dei buoni spesa 2024 rispettando un preciso calcolo. La metà delle card viene assegnata in base alla popolazione residente, mentre la restante metà dipende dalla media tra valore medio del reddito pro capite locale e nazionale. Così specifica il Decreto che ha introdotto “Dedicata a te”:
“I Comuni verificano la posizione anagrafica dei nuclei familiari contenuti negli elenchi di cui al comma 1 e sulla base del numero di carte loro assegnate, di cui all’allegato 2, attribuiscono le carte che eventualmente residuano dopo l’applicazione dei criteri sopra indicati, selezionando i beneficiari, nell’ambito dell’elenco predisposto, tra i nuclei familiari, anche unipersonali, in effettivo stato di bisogno, sulla base di informazioni rinvenienti dai locali servizi sociali”.
Chi è escluso dalla carta risparmio spesa
Dopo aver chiarito chi ha diritto alla carta risparmio spesa 2024, è utile elencare quali sono le categorie attualmente escluse dal provvedimento. Non possono accedere alla card i titolari di:
- RdC (Reddito di Cittadinanza);
- REI (Reddito di inclusione) o altre misure affini;
- NASPI (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego);
- DIS-COLL (indennità di disoccupazione per i collaboratori);
- CIG (Cassa integrazione guadagni);
- indennità di mobilità;
- fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
- altre forme di integrazione salariale erogate dallo Stato in caso di disoccupazione.
Come richiedere la carta risparmio spesa 2024
Manca ancora un dettaglio fondamentale sulla carta risparmio spesa: come richiederla? Forse ti sembrerà strano, ma per ricevere la card “Dedicata a te” non c’è bisogno di presentare alcuna domanda, né online né di persona.
La lista di destinatari viene stilata dall’INPS insieme ai Comuni italiani, che poi si occupano di comunicare direttamente con i beneficiari. Ogni buono spesa è nominativo e l’attivazione ha una scadenza: c’è tempo fino al 31 gennaio 2024 per attivarla. Per non perdere il diritto al buono spesa è sufficiente fare almeno un acquisto prima di quella data.
Sebbene la carta risparmio spesa venga attivata a nome di un solo beneficiario, è prevista la possibilità di delega. Secondo le attuali disposizioni, si può fare richiesta utilizzando gli appositi modelli disponibili negli uffici di Poste Italiane.
Un’altra informazione importante: nell’eventualità in cui la carta venga rubata, smarrita o clonata, bisogna immediatamente richiedere il blocco o la sostituzione come indicato sul sito di Poste Italiane oppure telefonando al numero verde gratuito 800-210170.
Dove ritirare la carta risparmio spesa
Una volta ricevuta la notifica, i destinatari della carta risparmio 2024 devono recarsi presso un ufficio di Poste Italiane. Per ritirare l’apposita card Postepay, devono presentare i documenti personali e la comunicazione ricevuta dal proprio Comune di residenza, contenente l’abbinamento del codice fiscale del beneficiario con il codice della card assegnata. Da quel momento, la tessera potrà essere utilizzata nei negozi alimentari convenzionati.
Sarà proprio Poste Italiane a monitorare la situazione, verificando l’effettivo utilizzo delle somme assegnate e l’attivazione delle carte elettroniche. Le quote non impegnate saranno così caricate sulle carte risparmio spesa delle famiglie che ne hanno diritto e che già hanno usufruito della loro prima assegnazione.
Coverflex: l’alternativa sostenibile per aziende e dipendenti
Un sistema sostenibile che le aziende possono implementare per aumentare il potere d’acquisto dei propri dipendenti è la soluzione Coverflex Wallet, che dà accesso a un ampio numero di benefit realmente spendibili. Si tratta di benefit aziendali 100% deducibili, che consentono a chi vi accede di fare acquisti in un gran numero di categorie di beni e servizi. Ad esempio, è possibile utilizzare la Coverflex Voucher Card per:
- Spendere i Buoni pasto, accettati in una rete di supermercati in continua espansione e in migliaia di negozi di alimentari di piccole e grandi dimensioni. La card può essere ricaricata con crediti extra, da usare per coprire il conto totale quando i buoni pasto non sono sufficienti e utilizzare così un unico metodo di pagamento.
- Usufruire dei Fringe benefit, utilizzabili nei supermercati non convenzionati e in un gran numero di negozi ed e-commerce in tutta Italia, per acquistare alimentari e non solo.
Se ti abbiamo messo curiosità, scopri di più nella pagina dedicata a Coverflex Wallet! E non dimenticare di consigliarci nella tua azienda, condividendo il link per prenotare una demo con il nostro team.
Domande frequenti sulla carta risparmio spesa
Cos’è la carta risparmio spesa?
La carta risparmio 2024 è una carta emessa dall'INPS per aiutare le famiglie in difficoltà a sostenere le spese. Funziona come una carta elettronica prepagata e può essere utilizzata per fare acquisti secondo le modalità definite dal Legislatore.
Quanti soldi ci sono sulla carta risparmio spesa?
Oltre alla cifra di 382,50 euro da spendere per i beni alimentari di prima necessità, la tessera "Dedicata a te" 2024 ha aggiunto anche un bonus benzina di 77,20 euro, per un totale di 459,70 euro, come comunicato dall'INPS. Puoi trovare ulteriori informazioni qui.
Cosa si può comprare con la carta “Dedicata a te”?
I prodotti alimentari che si possono acquistare con questa tipologia di buoni spesa elettronici sono elencati nell’Allegato 1 al Decreto 110 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 12 maggio 2023. Si tratta di: carne e pesce fresco; uova, latte e derivati; olio e aceto di vino; pane, biscotti e prodotti di pasticceria; pasta, riso, orzo e tutti gli altri cereali, incluse le farine; prodotti ortofrutticoli; conserve; legumi; semi e frutti oleosi; alimenti per bambini; lieviti naturali; miele, zucchero, cioccolato e cacao in polvere; acque minerali; caffè, tè e camomilla.
Come richiedere la carta risparmio spesa?
La carta “Dedicata a te” viene erogata automaticamente, senza bisogno di inviare richieste. La lista dei destinatari viene stilata dall'INPS insieme ai Comuni italiani, i quali si occupano di comunicare direttamente con i beneficiari. Ogni buono spesa è nominativo e ha una scadenza per l'attivazione: c'è tempo fino al 31 gennaio 2024 per attivarlo. Per non perdere il diritto al buono spesa è sufficiente effettuare almeno un acquisto prima di quella data.
Chi ha diritto alla carta risparmio spesa?
La carta "Dedicata a te" spetta solo alle famiglie con un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Inoltre, tutti i membri del nucleo familiare devono essere iscritti nell'Anagrafe comunale. Questo è particolarmente importante perché sono i Comuni a ricevere la lista delle famiglie interessate, suddivise in ordine di priorità.
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