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econdo gli ultimi dati ISTAT, sono quasi due milioni le persone impiegate nel settore metalmeccanico. Nonostante il calo di occupati degli ultimi anni, dovuto alla crisi del comparto, il CCNL metalmeccanici è però un tema sempre attuale. Ma cosa include l’accordo? E quando ci sarà il rinnovo?

Vediamo insieme quali sono i punti salienti del contratto collettivo nazionale metalmeccanici, da livelli e mansioni fino alle tabelle retributive con gli aumenti previsti dall’ultimo rinnovo. In più, scopriamo anche cosa ha previsto la contrattazione riguardo al welfare aziendale.

CCNL metalmeccanici: i livelli e le mansioni

Come avviene per ogni contratto collettivo nazionale di lavoro, il CCNL metalmeccanici (industria e artigiani) viene applicato a un’ampia categoria di dipendenti delle aziende di produzione e manutenzione di macchinari, impianti e componenti metalmeccanici. Secondo il testo condiviso dai sindacati e delle organizzazioni che rappresentano le imprese, la classificazione del personale prevede nove livelli di inquadramento così sintetizzati: 

  • Livello A1: ruoli di gestione del cambiamento e innovazione
  • Livelli B1, B2 e B3: ruoli specialistici e gestionali
  • Livelli C1, C2 e C3: ruoli tecnico specifici
  • Livelli D1 e D2: ruoli operativi

Welfare aziendale CCNL metalmeccanici

Così come per altri settori, le lunghe trattative per l’ultimo accordo del 2021 hanno confermato il welfare aziendale per i metalmeccanici. Al momento il welfare contrattuale prevede quindi 200 euro di flexible benefit all’anno da utilizzare per ottenere beni e servizi che abbiano finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale, assistenza sanitaria o culto. 

Il vantaggio dei flexible benefit è che sono totalmente esenti da tasse e contributi: questo perché sono offerti a tutto il personale e per la loro utilità sociale. Devono essere erogati nel mese di giugno e poi utilizzati dai dipendenti entro il 31 maggio dell’anno successivo.

Il CCNL metalmeccanici include anche l’assistenza sanitaria integrativa a carico del datore di lavoro (Fondo Metasalute) e la pensione integrativa (Fondo Cometa) con contributo a carico dell’azienda del 2,2%, ma solo per i dipendenti under 35.

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Cosa prevede il CCNL metalmeccanico

Il contratto collettivo nazionale metalmeccanici disciplina diversi aspetti dei rapporti di lavoro, tra cui le varie tipologie contrattuali con i livelli che abbiamo appena visto, ma anche retribuzione, orari, periodi di prova e molto altro ancora. L’ultimo rinnovo del CCNL metalmeccanici industria è stato siglato il 5 febbraio del 2021. Cosa succederà dopo la scadenza del contratto, fissata a giugno 2024?  

Attualmente i sindacati hanno già iniziato ad avanzare le loro proposte, incentrate sulla richiesta di un aumento salariale, contrasto alla precarietà, maggiore sicurezza e un sistema di welfare più esteso. Dovremo però attendere la fase di contrattazione per saperne di più sulle effettive novità implementate. In attesa del nuovo CCNL metalmeccanici 2024, vediamo cosa prevede quello ora in vigore.

Ferie e permessi

Per chi lavora nel settore metalmeccanico sono previste quattro settimane di ferie retribuite all’anno. Per quanto riguarda i permessi, vengono concessi se compatibili con le esigenze dell’azienda e per giustificati motivi. Per ottimizzare la gestione del lavoro, il datore di lavoro dovrebbe implementare un sistema condiviso: un ottimo punto di partenza potrebbe essere l’utilizzo di un template per la policy sulle ferie.

Orario di lavoro

Come la maggior parte dei CCNL, il contratto collettivo nazionale metalmeccanici ha fissato l’orario di lavoro a 40 ore alla settimana su cinque giorni, con possibilità di arrivare fino a massimo 48 ore per coprire i turni produttivi.

Straordinari

Quando il lavoro eccede le 40 ore, scatta lo straordinario. Come anticipato, non può essere superiore a otto ore alla settimana (massimo due ore al giorno). La maggiorazione per gli straordinari del CCNL metalmeccanici è così ripartita:

  • almeno 25% in più per le prime due ore di straordinario;
  • massimo 75% in più per il lavoro non a turni; 
  • massimo 65% in più per il lavoro a turni.

Mensilità

Il contratto nazionale collettivo dei metalmeccanici ha concordato sull’erogazione di 13 mensilità. Non c’è invece la quattordicesima, presente invece in altre contrattazioni (ad esempio nel CCNL commercio).

Dimissioni e licenziamento

Le dimissioni devono essere presentate per via telematica e in forma scritta seguendo i termini di preavviso fissati dall’accordo, indicati qui di seguito.

 Per i dipendenti che hanno prestato servizio fino a cinque anni:

  • 60 giorni di preavviso per livelli A1, B2 e B3
  • 45 giorni di preavviso per livelli B1, C2 e C3
  • 10 giorni di preavviso per livelli C1, D1 e D2

Per i dipendenti che hanno prestato servizio fino da cinque a dieci anni:

  • 90 giorni di preavviso per livelli A1, B2 e B3
  • 60 giorni di preavviso per livelli B1, C2 e C3
  • 20 giorni di preavviso per livelli C1, D1 e D2

Per i dipendenti che hanno prestato servizio per oltre dieci anni:

  • 120 giorni di preavviso per livelli A1, B2 e B3
  • 75 giorni di preavviso per livelli B1, C2 e C3
  • 30 giorni di preavviso per livelli C1, D1 e D2

Per quanto riguarda il licenziamento, nel CCNL metalmeccanico il preavviso è necessario quando i dipendenti:  

  • abbandonano il posto di lavoro senza una giustificazione;
  • mostrano insubordinazione verso i superiori;
  • danneggiano in modo colposo dei materiali aziendali;
  • eseguono lavori per conto proprio senza avere il permesso dell’azienda;
  • sono stati condannati a una pena detentiva. 

Non c’è bisogno di preavviso di licenziamento al verificarsi di situazioni più gravi, come:

  • rissa e insubordinazione di grave entità;
  • danneggiamenti volontari;
  • furti di materiale e documenti dell’azienda;
  • esecuzione di lavori per conto proprio senza permesso e con materiali dell’azienda.

Periodo di prova

Il periodo di prova del CCNL metalmeccanici varia in base al livello e può avere una durata ridotta oppure ordinaria.

Durata ridotta:

  • 90 giorni per livelli A1, B2 e B3
  • 60 giorni per livelli B1, C2 e C3
  • 30 giorni per livelli C1, D1 e D2

Durata ordinaria:

  • 180 giorni per livelli A1, B2 e B3
  • 90 giorni per livelli B1, C2 e C3
  • 45 giorni per livelli C1, D1 e D2

Infortunio

Il CCNL metalmeccanici indica anche le norme relative agli infortuni. Fermo restando che il fatto debba essere subito comunicato ai superiori, i dipendenti hanno diritto a ricevere l’intera retribuzione per la giornata e a conservare il posto fino alla guarigione. Nel caso in cui non possano più svolgere la stessa mansione, per via delle conseguenze dirette dell’infortunio, dovranno essere assegnati a un altro ruolo.

Maternità

Qui la contrattazione segue le normali regole sul congedo obbligatorio di maternità. La dipendente potrà quindi assentarsi dal lavoro per un periodo fino a sei mesi. Per organizzare meglio il lavoro e sostenere le madri lavoratrici, l’azienda potrebbe personalizzare un template per la policy sul congedo di maternità.

Retribuzione

La retribuzione indicata dal CCNL metalmeccanici dipende dai livelli professionali e dalle relative tabelle, che approfondiremo tra poco. Ricordiamo però che l’attuale contratto ha previsto un aumento salariale corrisposto in quattro tranche a giugno 2021, giugno 2022, giugno 2023 e giugno 2024, rivalutate ogni anno in base all’inflazione. Per capire quale sia la paga effettiva è poi possibile utilizzare un comodissimo calcolatore online per lo stipendio netto

Tabelle retributive CCNL metalmeccanico

Vediamo ora le più recenti tabelle retributive del CCNL metalmeccanici, concordate a giugno 2023.

  • A1: 2.619,93 euro
  • B1: 2.136,25 euro
  • B2: 2.291,85 euro
  • B3: 2.558,63 euro
  • C1: 1.822,43 euro
  • C2: 1.860,97 euro
  • C3: 1.993,04 euro
  • D1: 1.608,67 euro
  • D2: 1.783,90 euro

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