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a imprenditore o manager, o come leader di un team, ti sarai di sicuro imbattuto in questi due termini: diversità e inclusione, o Diversity & Inclusion, i loro corrispettivi inglesi. Ma anche se si parla di questi temi ormai da diverso tempo, potresti avere ancora dei dubbi su cosa si intende davvero per diversità e inclusione, e ti domandi come fare per favorirle in azienda. In questa guida cerchiamo di tracciare un quadro di cosa significano questi due termini e come fare per promuoverli concretamente nelle pratiche aziendali.

Cosa significa diversità e inclusione?

Quando si parla di diversità e inclusione nell’ambiente di lavoro, si fa riferimento a due concetti diversi, che non sono sinonimi ma che allo stesso tempo non possono vivere l’uno senza l’altro. Infatti, all’interno di una politica di welfare e di management aziendale, non è possibile promuovere la diversità ignorando l’inclusività, e viceversa.

Per diversità s’intende la rappresentazione (in questo caso all’interno di un’azienda o, nello specifico, di un team di lavoro) della molteplicità di individualità presenti tra le persone, che siano di età, genere o di orientamento sessuale, disabilità, credo religioso ed etnia. La diversità fa appunto il paio con l’inclusività, perché non è sufficiente che vengano assunte persone diverse tra loro, è anche necessario che queste diversità vengano rispettate, promosse e valorizzate nell’ambiente lavorativo.

Valorizzare diversità e promuovere l’inclusione in azienda porta diversi vantaggi, sia per l’organizzazione che per chi ci lavora. Vediamo quali sono.

I vantaggi di un ambiente inclusivo

Se tutte le persone che lavorano per un’azienda sentono di avere le stesse opportunità delle altre, senza essere discriminate per il loro genere, orientamento sessuale, religione, etnia, cultura, saranno più propense e stimolate a partecipare, condividere, portare sul piatto le proprie idee. Si sentiranno non solo libere di esprimersi, ma anche parte di una realtà di cui condividono i valori.

Un ambiente inclusivo è infatti un ambiente in cui ci si prende cura del benessere dei singoli, e in cui, di conseguenze, le persone diventano più produttive perché si sentono più motivate, partecipi e meno stressate. Ecco perché, in questo modo, a cascata, le politiche di Diversity e Inclusion portano a migliori prestazioni dell’azienda in generale, e questa diventa più competitiva e attrattiva anche dall’esterno.

Policy per la diversità e l’inclusione

Scarica il template e inserisci nella tua azienda una politica strutturata per Diversity & Inclusion.

Diversity management: cos’è e perché è importante

Se ora ti è più chiaro di cosa parliamo quando parliamo di promuovere diversità e inclusione in azienda, facciamo un passo ulteriore e capiamo cosa puoi fare concretamente per mettere in pratica questi due concetti per i tuoi dipendenti e collaboratori.

Esiste un concetto, quello di Diversity management, che indica proprio l’insieme di pratiche e politiche aziendali che hanno come obiettivo quello di valorizzare le diversità dei collaboratori. Il Diversity management è strettamente collegato alla mission e vision di un’organizzazione, e può portare a cambiamenti molto profondi nella struttura organizzativa, perché potrebbe portare a modificare non solo pratiche consolidate, ma anche i rapporti tra persone che lavorano insieme, fino a mettere in discussione la visione che si ha del mondo.

Lo scopo finale di queste politiche e pratiche di Diversity management è prima di tutto lavorare sulla sensibilizzazione alle diversità, poi sulla comprensione della diversità come arricchimento e come motore dello sviluppo aziendale. È così che si arriva alla creazione di un ambiente in cui a ogni dipendente sono garantite le stesse opportunità di formazione, crescita e carriera, a prescindere dalla sua situazione di partenza. Ciò può contribuire anche alla riduzione del turnover aziendale: se vuoi calcolare il tuo tasso di turnover, usa il nostro calcolatore gratuito di turnover del personale.

Come migliorare la D&I nella tua azienda

Entrando più nel pratico, come si può fare per favorire e migliorare la diversità e l'inclusione in azienda? Ecco quattro consigli da cui partire, per creare una solida base che faccia sentire ogni persona accolta e supportata.

1. Ridefinisci i processi di assunzione

La promozione della diversità e l’inclusività partono dal lavoro delle Risorse umane. Le procedure di recruiting, infatti, sono la prima cosa a dover essere orientata alla non discriminazione nelle assunzioni. Dalla job description al processo di selezione, è importante non utilizzare termini, frasi o domande discriminatorie ma rendere tutti i passaggi inclusivi. Anche i colloqui devono essere strutturati per essere giusti nei confronti di tutti i candidati.

2. Crea politiche inclusive

Ma una volta ristrutturati i processi di assunzione, bisogna intervenire anche sui programmi di benefit e le politiche contrattuali, affinché portino a tutti i dipendenti gli stessi benefici. Ad esempio, dando alle famiglie omogenitoriali gli stessi congedi parentali e le stesse opportunità per lavorare da remoto per stare vicini ai figli, o eliminando le discriminazioni salariali basate sul genere.

3. Promuovi percorsi di formazione, anche ad alto livello

È importante anche evitare che Diversity e Inclusion restino solo delle belle parole, per non rischiare l’effetto boomerang. Soprattutto le nuove generazioni, infatti, sono molto attente a questi temi, e si accorgono subito se in azienda non c’è un reale impegno in questo senso ma solo delle politiche di facciata. Tutti i livelli aziendali devono partecipare allora a percorsi di formazione dedicati a diversità e inclusione, per capirne i reali benefici per tutti. 

4. Coinvolgi le risorse

Spesso la discriminazione nasce dalla distanza e dalla poca conoscenza. Un ottimo modo per promuovere la cultura della diversità anche in ambito lavorativo è coinvolgere le risorse nel raccontare le loro esperienze, per combattere stereotipi e pregiudizi innati, anche inconsapevoli, stimolare un dialogo aperto, e permettere a tutti di chiarire dubbi e perplessità. Può essere una buona idea anche farsi affiancare da un consulente esterno esperto di Diversity e Inclusion.

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