on ci sono più dubbi: le aziende diversificate e inclusive godono di innumerevoli vantaggi in termini di competitività, come una maggiore capacità di innovazione, prestazioni migliori, una collaborazione più efficace, un aumento della motivazione delle persone e persino una maggiore redditività. L'insieme di questi fattori rende un'organizzazione più competitiva, ma anche più attraente per i giovani. Alcuni studi dimostrano addirittura che, nel momento della scelta, i candidati apprezzano sempre di più le aziende che mettono la diversità all'ordine del giorno.
Promuovere un ambiente più diversificato e inclusivo nelle organizzazioni è stato, proprio per questo motivo, un compito in cui molte aziende si sono impegnate. Ma cosa si deve fare? Da dove si comincia e come si promuove un ambiente di lavoro diversificato?
Questi sono i sette consigli che vi diamo, basati su studi in materia e su pareri di esperti:
1. Ascoltate i vostri collaboratori
Iniziate praticando l'ascolto attivo. Ascoltate i vostri dipendenti per capire le loro esigenze, le loro aspettative e i loro desideri, o per raccogliere input e idee da tutti coloro che sono coinvolti in un progetto. Questa è una caratteristica fondamentale per i veri leader inclusivi, che raccolgono informazioni preziose per supportare un migliore processo decisionale, oltre che per promuovere miglioramenti nei processi globali del luogo di lavoro. Potete optare per regolari incontri individuali tra dipendenti e manager, promuovere feedback anonimi e/o informali, o approfittare delle riunioni dei team per, più che sapere cosa fanno i dipendenti, capire come si sentono.
2. Dare un feedback
Ascoltando i team e i colleghi, fornite un feedback costruttivo. Come? Adecco, specialista in risorse umane, fornisce alcuni esempi: offrire metodi di miglioramento o dare al team una nuova strategia da applicare nel proprio lavoro.
3. Sviluppare empatia e compassione
Si tratta di caratteristiche fondamentali, sia per i dirigenti che per i dipendenti. Un approccio compassionevole alla comunicazione e al lavoro con gli altri permetterà di prendere in considerazione tutti i lati e le prospettive di una questione, la cosiddetta visione "dall'elicottero" o "a 360 gradi" che manca alle aziende e che è fondamentale prima di prendere decisioni importanti.
Inoltre, i leader empatici e compassionevoli sono di solito più disposti a essere flessibili nei confronti delle esigenze dei membri del loro team, una caratteristica fondamentale, soprattutto nella rivoluzione del lavoro che stiamo vivendo, accelerata in larga misura dalla pandemia della Covid-19.
4. Essere consapevoli, anticipare i rischi
La capacità di prevedere e anticipare i rischi è un'abilità molto importante, soprattutto a livello di leadership, e può persino evitare alcuni problemi nel team. Prestate attenzione a ciò che accade tra colleghi, tra team e manager, verificate se c'è qualche tipo di disagio tra loro e se tutti stanno bene in azienda. Questo prima ancora dell'ascolto attivo che abbiamo suggerito.
Il VP People di Coverflex, João Franqueira, afferma che, quando assume, cerca di costruire intorno a ciò che ha già. In altre parole, "prima cerco di sapere chi abbiamo già e poi aggiungo dei tasselli, come se fossero pezzi di un puzzle, per creare un quadro generale", spiega. "Il principio è pensare all'individualità delle persone e a come si inseriscono nel team. Il tutto è maggiore della somma delle parti". In seguito, bisogna anche verificare se tutti i pezzi formano davvero il puzzle e se si incastrano tutti insieme, senza attriti.
5. Incoraggiare il lavoro di squadra
La promozione di un ambiente di lavoro diversificato e inclusivo implica anche che tutte le persone lavorino insieme, con un obiettivo comune. In questo modo, tutte le componenti lavorano e allenano la capacità di ascoltare gli altri, di mettersi nei panni degli altri, di gestire i possibili conflitti e di creare un ambiente di lavoro rispettoso e sano.
6. Differenza di valore
Nelle aziende è necessario parlare apertamente di diversità, equità e inclusione. Solo quando le organizzazioni inizieranno ad apprezzare l'unicità di ciascun individuo, a valorizzare la diversità come chiave del successo, ad adottare pratiche inclusive e a garantire pari opportunità, saranno in grado di liberare tutto il loro potenziale. Un'organizzazione è veramente inclusiva solo quando è in grado di permettere a tutti di essere se stessi, di sentirsi accolti, coinvolti, sostenuti e, soprattutto, valorizzati.
L'autrice Verna Myers spiega che "la diversità è essere invitati a una festa", mentre "l'inclusione è essere invitati a ballare". Tutti vogliamo essere chiamati a ballare e questo implica che l'ambiente in cui siamo inseriti sia guidato da un senso di appartenenza che ci garantisca la sicurezza emotiva di essere accettati e valorizzati quando portiamo il nostro "io" completo e unico all'azienda o al team.
7. Non abbiate paura di creare disagio
Infine, ma non meno importante, qualunque sia il vostro grado di responsabilità nell'azienda, fatene la vostra causa e non abbiate paura di creare disagio. È così che si evolve. Lo pensa anche Ana Sanches, che da quest'estate è vicepresidente per la diversità, l'equità e l'inclusione di Teleperformance Portugal, che accoglie quasi 100 nazionalità e 20 lingue.
In un'intervista rilasciata a People by ECO, il responsabile di People ha dichiarato che "quando si lavora sui temi della diversità e dell'inclusione, si lavora molto per cambiare la mentalità, lo status quo, i processi, i comportamenti, una situazione scomoda per la maggior parte delle persone". "Non ho problemi a creare disagio, nel senso che tutti noi ci evolviamo, ci rendiamo conto che abbiamo i nostri pregiudizi, che siamo privilegiati, quindi passiamo a come creare una cultura più inclusiva, in cui le persone si sentano bene, indipendentemente dalla loro provenienza, da come parlano o dalla loro identità di genere", sostiene la manager.
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