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apevi che le aziende possono concedere ai dipendenti dei buoni shopping esentasse? Se non sai come funzionano, ci pensiamo noi a farti scoprire alcuni esempi di fringe benefit.

Li avrai sicuramente sentiti nominare perché sono un argomento sempre più “caldo” quando si parla di welfare aziendale. Leggi chi sono i beneficiari e come funzionano, inclusi alcuni suggerimenti su come spenderli al meglio.

Cosa sono e come funzionano i fringe benefit?

Quelli che chiamiamo comunemente fringe benefit non sono altro che dei beni o servizi che le aziende erogano ai propri dipendenti come forma di contribuzione aggiuntiva. Di fatto, possono essere anche definiti “benefici accessori” oppure “benefici marginali”.

Prima di passare ad alcuni esempi di fringe benefit, ricordiamo brevemente come funzionano. In pratica, si tratta di beni o servizi concessi in natura solo ad alcuni membri del personale o a una piccola fascia di dipendenti. Questa distinzione è importante perché i bonus concessi a tutta la forza lavoro o quantomeno a fasce più ampie si chiamano flexible benefit e sono completamente esentasse. 

I fringe benefit, invece, non sono tassati solo quando rientrano nelle soglie previste per Legge, che approfondiremo tra poco. Va poi detto che vengono concessi volontariamente dal datore di lavoro, da soli o insieme ad altre tipologie di benefit.

Attualmente le formule più all’avanguardia nella gestione dei fringe benefit prevedono che l’azienda possa creare un paniere personalizzato, impostando un budget ad hoc. È proprio quello che avviene con la soluzione di fringe benefit Coverflex, che richiede una semplice iscrizione sulla piattaforma online e l’utilizzo di una card da distribuire ai dipendenti per spendere la somma concessa.

A chi spettano i fringe benefit

Abbiamo già anticipato che si tratta di una forma discrezionale di retribuzione aggiuntiva e che è rivolta solo ad alcuni dipendenti specifici. Va inoltre detto che, in linea generale, i fringe benefit spettano alle seguenti categorie:

  • dipendenti a tempo indeterminato o determinato;
  • dipendenti che lavorano con formula part-time o full time;
  • dipendenti che lavorano in smart working;
  • apprendisti, stagisti e lavoratori a progetto.

Non hanno invece diritto ai fringe benefit le partite IVA, poiché si tratta di lavoratori autonomi. Nel caso abbiano dei collaboratori stipendiati, tuttavia, possono scegliere di incentivarli e ottenere vantaggi fiscali proprio grazie a questa formula.

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Quanto si può spendere in fringe benefit

La condizione essenziale per beneficiare del regime di detassazione dei fringe benefit è il rispetto del tetto massimo stabilito dallo Stato. Soprattutto negli ultimi anni, abbiamo assistito a una girandola di modifiche alle soglie indicate inizialmente nel testo di riferimento, il TUIR. Superate queste soglie, questi benefit sono soggetti a tasse e contributi.

Inizialmente, il limite era di 258,23 euro all’anno per ogni dipendente. Nel 2022, dopo la pandemia e i problemi economici del nostro Paese, il Decreto Aiuti bis ha innalzato la somma massima a 600 euro all’anno. Nello stesso anno, il Decreto Aiuti quater l’ha portato addirittura a 3000 euro.

Il Decreto Lavoro 2023 ha introdotto un parziale passo indietro, mantenendo la soglia di 3000 euro per i fringe benefit solo per i dipendenti con figli a carico e riportandola a 258,23 euro all’anno per tutti gli altri. Se confermate, le novità per il 2024 prevedono 1000 euro per tutti i dipendenti e 2000 euro per chi ha figli a carico.

Cosa rientra tra i fringe benefit?

Vuoi qualche esempio di fringe benefit in busta paga? Ecco un elenco delle categorie principali incluse:

  • buoni spesa per fare shopping;
  • polizze assicurative;
  • prestiti;
  • stock option (azioni dell’azienda concesse al dipendente);
  • auto aziendale, alloggio e beni materiali concessi a uso personale o promiscuo.

Come e dove spendere i fringe benefits Coverflex: esempi

Ora che sai come funzionano, vediamo degli esempi di fringe benefit offerti dalla soluzione di welfare aziendale Coverflex, spendibili grazie alla comoda Coverflex Voucher Card in negozi, grandi magazzini, siti online, e-commerce e molto altro ancora.

  • Moda e accessori: nella lista di grandi nomi convenzionati troviamo brand classici, come Benetton, Mango, Levi’s, Furla, Moncler, Intimissimi e tantissimi altri marchi.
  • Gioielli e occhiali: i fringe benefit di Coverflex si possono usare per acquistare occhiali da vista, da sole e lenti a contatto in grandi catene come Solaris e Salmoiraghi e Viganò. Oppure si possono scegliere gli orologi Swatch, Tissot e Breil, tra i tanti.
  • Cura della persona: chi ha una grande passione per il mondo beauty potrà optare per svariati brand famosi, tra cui Calvin Klein, Kiko e MAC, oppure fare shopping da Sephora, Pinalli e molti altri.
  • Bambini: gli esempi di fringe benefit spendibili nella categoria “Kids”, sono tantissimi, come ad esempio Brums, Chicco, LEGO e Petit Bateau.
  • Tecnologia: serve un computer nuovo, un telefono o un accessorio? Si può acquistare da Apple, Samsung, Microsoft e altri. Per chi preferisce il gaming, invece, ci sono GameStop e PlayStation Store.
  • Casa e hobby: i benefit si possono spendere anche per gli acquisti dedicati a queste due macro categorie. Parliamo di colossi come Ikea, Poltrona Frau, Natuzzi e KitchenAid, ma persino di punti di riferimento per il fai-da-te quali Leroy Merlin e Makita.
  • Animali domestici: per gli amici a quattro zampe nella lista di fornitori convenzionati con Coverflex ci sono anche Arcaplanet o Maxi Zoo.
  • Auto e carburante: il dipendente che riceve la card può fare rifornimento per l’auto e altri mezzi nei distributori convenzionati (Tamoil, Q8, Eni, Esso e altri) oppure noleggiare le vetture.
  • Libri: tra gli esempi di fringe benefit spendibili per la vita di tutti i giorni non potevamo dimenticare un po’ di cultura. I volumi si possono scegliere nei negozi e online presso La Feltrinelli, Mondadori, Hoepli e Giunti al Punto.
  • Sport: chi ama lo sport ha l’imbarazzo della scelta… Tra le convenzioni ci sono Nike, Puma, Asics, Under Armour, Lululemon e i più noti store sportivi.

Nel piano di buoni offerti da Coverflex si possono inoltre inserire i flexible benefit, presenti nella categoria Tempo libero. Stiamo parlando di ingressi ai musei, abbonamenti in palestra, corsi, soggiorni, viaggi e un’infinità di proposte interessanti.

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