Prenota una demo e sii tra i primi a scoprire tutto riguardo un nuovo modo di offrire benefit.
inizia ora
C

osa succede ai benefit accumulati quando si conclude un rapporto di lavoro? Dopo le dimissioni, il welfare aziendale deve essere gestito in modo ottimale, evitando sprechi di budget e nel pieno rispetto della conformità. Ma come fare? 

Dai fringe benefit al welfare, senza dimenticare buoni pasto, assicurazioni e molto altro ancora, leggi nella nostra guida come gestire i benefit aziendali in caso di dimissioni o licenziamento di un dipendente. In più, scopri i nostri consigli per una gestione chiara e semplice.

Cosa succede ai benefit quando un dipendente lascia l’azienda?

Abbiamo più volte approfondito il tema del welfare aziendale, spiegando le varie tipologie di benefit, cosa preferisce il personale oppure indicando i consigli per le piccole aziende. C’è però un altro aspetto interessante che merita di essere approfondito: la gestione del welfare dopo le dimissioni volontarie dei dipendenti o, eventualmente, un licenziamento. Se la persona ha ricevuto dei benefit ha il diritto di utilizzarli fino a esaurimento o, come avviene per molte contrattazioni nazionali, fino al termine massimo entro cui utilizzarli. 

Vediamo ad esempio cosa succede in caso di dimissioni per il welfare dei metalmeccanici, disciplinato dal CCNL del settore. Ogni anno, il 1° giugno, l’azienda è tenuta a corrispondere una quota fissa di benefit che deve essere selezionata tenendo conto delle esigenze dei lavoratori e con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita. Tale somma, da utilizzare entro il 31 maggio dell’anno seguente, può anche essere destinata alla previdenza complementare o all’assistenza sanitaria integrativa. Se un dipendente si licenzia il 5 giugno, mantiene comunque il diritto a ricevere il welfare.

Bisogna quindi fare riferimento sempre al proprio contratto, ai regolamenti interni sul welfare e in particolare al CCNL di riferimento. Inoltre, sappiamo che si fa presto a dire welfare: ci sono tante categorie diverse e non sono trattate tutte allo stesso modo dopo la fine del contratto.

Fringe benefit e welfare aziendale

Dopo le dimissioni, il welfare aziendale già corrisposto dovrebbe essere utilizzato entro la scadenza. Abbiamo visto il caso dei metalmeccanici, che prevedono il welfare per contratto, ma ci sono infinite declinazioni di pacchetti di benefit. In alcune situazioni è poi possibile ridistribuire i buoni non utilizzati da chi ha lasciato l’azienda.

Buoni pasto

Si tratta di uno dei benefit più diffusi in Italia. Sebbene siano considerati tecnicamente dei fringe benefit, in realtà sono gestiti a parte perché hanno una fiscalità differente. In genere possono essere utilizzati dai dipendenti fino a esaurimento, anche dopo il cambio di lavoro.

Assicurazione integrativa

I piani assicurativi integrativi offerti come benefit sono molto apprezzati dai dipendenti. Come per ogni altra forma di welfare aziendale, dopo le dimissioni la copertura offerta cessa di essere valida. È necessario consultare le condizioni del contratto, ma in genere il termine è fissato all’ultimo giorno del mese in cui è avvenuta la conclusione del rapporto lavorativo.

Previdenza complementare

Per quanto riguarda la pensione complementare, ci sono diverse possibilità da considerare. Ad esempio, nel caso in cui la persona dimissionaria abbia già trovato un nuovo impiego sotto l’ombrello dello stesso CCNL (ad esempio se passa a un’altra azienda metalmeccanica), potrà mantenere la stessa formula e proseguire senza interruzioni. Nel caso invece cambi settore o si ritrovi senza occupazione, potrà passare a un’altra soluzione, continuare a contribuire personalmente al fondo oppure chiedere il riscatto di quanto accumulato fino a quel momento.

Scopri Coverflex All in One

La soluzione completa per gestire i benefit aziendali, totalmente digitale.

5 best practice per gestire i benefit dopo le dimissioni

Come abbiamo visto, ci sono diversi scenari possibili per la gestione del welfare aziendale dopo le dimissioni. A meno che non sia il CCNL a stabilire le regole, sono le aziende a dover anticipare qualsiasi tipo di criticità. L’obiettivo di manager e team HR è assicurare una transizione fluida, implementando alcune buone norme per ottimizzare il pacchetto di beni e servizi concessi al personale. Vuoi sapere come? Leggi le 5 regole d’oro per gestire i benefit dopo le dimissioni.

Un tuo dipendente sta lasciando l'azienda? Scarica la nostra checklist per l'offboarding gratuita, e rendi il processo più facile e veloce.

1. Definire regole chiare nel regolamento welfare aziendale

Piccola o grande che sia, ogni azienda è tenuta a stilare un apposito regolamento welfare aziendale per evitare ambiguità e stabilire in anticipo cosa succederà ai benefit. Potrà così avere sempre un quadro di riferimento da cui partire e comunicare in modo chiaro le sue decisioni allo staff. 

2. Monitorare l’uso dei benefit in tempo reale

Per evitare di sprecare il budget welfare, le figure incaricate possono sfruttare gli strumenti digitali creati appositamente: potranno così sapere in ogni istante quali benefit sono stati utilizzati e quali no. Questo tipo di monitoraggio, unito alle opportune modifiche in itinere, manterrà l’azienda sulla buona strada.

3. Prevedere un periodo di validità per l’utilizzo dei benefit

Nell’eventualità in cui i termini non siano stati indicati dalle contrattazioni nazionali, sta all’azienda definire dei limiti. Per incoraggiare i dipendenti a usare il welfare, è quindi consigliato indicare un intervallo di tempo di fruizione, lasciando un certo margine per utilizzare il credito residuo.

4. Redistribuire i benefit non utilizzati

Una cosa che non tutti i responsabili delle Risorse Umane sanno è che alcuni benefit possono essere riassegnati ai nuovi assunti o ad altri dipendenti. In questo modo eviteranno di sprecare risorse preziose che potrebbero essere godute da altri.

5. Automatizzare il processo con una piattaforma dedicata

Infine, tutto quanto appena delineato è possibile grazie a un sistema all’avanguardia. Ed è proprio ciò che offre Coverflex, la soluzione pensata per gestire tutto senza errori amministrativi.

Con Coverflex, gestire i benefit è semplice in ogni situazione

Ora che sai cosa succede al welfare aziendale dopo le dimissioni o il licenziamento dei dipendenti, rivoluziona la gestione dei benefit nella tua impresa. Con la soluzione Coverflex Welfare potrai garantire una chiarezza normativa e gestionale, evitando problemi in caso di uscita di un dipendente. Grazie a un sistema più efficiente, al 100% digitale, hai l’opportunità di automatizzare il processo e ridurre gli sprechi, ridistribuendo i benefit non utilizzati.

Con Coverflex puoi offrire dei benefit realmente apprezzati ai dipendenti, ottimizzando la tua fiscalità. Come? Semplice: iscriviti online in pochi minuti, senza troppa burocrazia, e attiva il piano più adatto alla tua azienda. Riceverai così le Coverflex Voucher Card ricaricabili da distribuire ai tuoi collaboratori per accedere a diversi beni e servizi presso i numerosissimi partner convenzionati. 

Vuoi saperne di più? Prenota subito una demo con il nostro team e scopri i vantaggi di Coverflex Welfare!

Inserisci i tuoi dati per continuare a leggere

Leggi anche:

Più di 5000 aziende hanno già scelto Coverflex, tu cosa aspetti?

inizia ora