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i sente sempre più parlare di benefit per i dipendenti, ma non tutti i contratti li prevedono. Ci sono però delle eccezioni: in alcuni CCNL il welfare aziendale è obbligatorio. Trattandosi di una decisione vincolante, le aziende sono quindi tenute a corrisponderlo secondo le modalità stabilite.

Ma quali sono i settori che hanno il welfare obbligatorio? E in cosa consiste? Vediamo i comparti interessati e le relative indicazioni specifiche messe nero su bianco nelle varie contrattazioni.

Quando è obbligatorio erogare il welfare?

Prima di scoprire in quali ambiti il welfare aziendale è obbligatorio, iniziamo con una premessa. Di norma, i beni e i servizi offerti in natura nei piani welfare sono erogati in modo del tutto volontario da parte del datore di lavoro al fine di migliorare il benessere personale e lavorativo dei dipendenti. 

Sono però sempre di più le aziende che puntano su questo aspetto aggiuntivo o complementare della retribuzione, che determina vantaggi fiscali interessanti, oltre a favorire la produttività e il livello di soddisfazione del personale. Non sorprende quindi che le organizzazioni sindacali abbiano ormai da tempo iniziato a insistere sull’inserimento del welfare obbligatorio nei contratti collettivi nazionali di lavoro. 

C’è chi ancora sta contrattando e chi già l’ha ottenuto. Stiamo parlando in particolare di:

  • CCNL metalmeccanico
  • CCNL Unionmeccanica e Confapi
  • CCNL turismo
  • CCNL orafi e argentieri
  • CCNL dirigenti imprese assicuratrici
  • CCNL servizi socio-sanitario, assistenziale ed educativo
  • CCNL CED, ICT, Professioni Digitali e STP
  • CCNL agenzie marittime

I principali CCNL con welfare obbligatorio

Abbiamo anticipato alcuni tra i CCNL che prevedono il welfare aziendale obbligatorio. Va inoltre specificato che, in linea generale, l’erogazione dei benefit aziendali è indicata nel TUIR (Testo unico delle imposte sui redditi). Nelle norme si legge infatti che il welfare aziendale non è un obbligo legale, a meno che non sia contenuto proprio nel CCNL applicabile. Entriamo ora nel dettaglio e analizziamo le situazioni nei settori più importanti in Italia.

CCNL metalmeccanico

Il welfare aziendale è obbligatorio per i metalmeccanici, secondo quanto stabilito dal CCNL firmato da Federmeccanica, Assistal, Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil. Si è trattato del primo accordo a prevederlo, ormai nel 2016, e dopo questa importante conquista per la categoria non si è più tornati indietro. 

Attualmente le imprese interessate dall’accordo devono assegnare ai dipendenti (circa un milione e mezzo) un bonus welfare pari a 200 euro all’anno. Il contributo può essere utilizzato per i beni e servizi elencati dal contratto, come ad esempio corsi formativi, viaggi, assistenza ai familiari e fringe benefit. Il buono viene messo a disposizione il 1° giugno di ogni anno e deve essere utilizzato entro il 31 maggio dell’anno seguente.

CCNL metalmeccanici PMI

Merita una menzione anche il ramo delle piccole e medie imprese del settore metalmeccanico, che coinvolge quasi 400.000 dipendenti. Siglato tra Confapi e i sindacati Unionmeccanica, Confapi, Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, prevede 200 euro all’anno.

CCNL turismo

Un altro comparto fondamentale per l’economia del nostro Paese è quello del turismo, che raccoglie pubblici esercizi, attività ricettive e ristorazione. Si tratta di quasi 600.000 persone, dunque una fetta non indifferente dell’occupazione italiana. Il CCNL, ancora in attesa di un rinnovo che possa raccogliere le richieste dei sindacati e le esigenze delle imprese, ha tuttavia già previsto un contributo welfare annuale da 140 euro.

CCNL orafi e argentieri

Pur essendo un ramo produttivo più piccolo, con circa 15.000 lavoratori occupati, il CCNL orafi argentieri ha fissato un contributo welfare aziendale obbligatorio di 200 euro all’anno. Il buono va distribuito nel mese di giugno e deve poi essere riscattato entro un anno.

Il welfare aziendale è obbligatorio per il CCNL commercio?

Pur rappresentando uno dei settori più rilevanti nel panorama economico italiano, il CCNL commercio non ha il welfare obbligatorio. Il contratto, rinnovato il 22 marzo 2024 da Confcommercio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil e valido fino al 2027, ha introdotto un aumento mensile e una tantum, ma per il momento ha ancora rimandato il discorso dei benefit aziendali. Rimane però una quota a carico dell’azienda destinata al Fondo EST per migliorare l’assistenza sanitaria integrativa dei dipendenti.

Altri contratti che prevedono il welfare obbligatorio

Abbiamo visto qual è la situazione per i comparti di maggiore rilievo, ma è utile accennare brevemente ad altri contratti che includono il welfare obbligatorio per il 2024.

  • CED, ICT, Professioni Digitali e STP (firmato da ASSOCED, LAIT e UGL Terziario): 150 euro all’anno
  • Comunicazione e servizi innovativi (firmato da Unigec, Unimatica Confapi, Fistel Cisl, Slc Cgil e Uilcom): 258 euro all’anno
  • Servizi dell’infanzia e della prima infanzia e delle scuole (firmato da Fism, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua e Snals Confsal): 200 euro all’anno
  • Autoscuole, scuole nautiche, studi di consulenza automobilistica e nautica (firmato da Unasca, Confcommercio, Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti): 200 euro all’anno
  • Servizi socio-sanitario, assistenziale ed educativo (firmato da Confcommercio Salute, Sanità e Cura con Confcommercio-Imprese per l’Italia, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil): 250 euro all’anno
  • Poligrafici e spettacolo (firmato da Fieg, Asig, Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil): 120 euro all’anno
  • Industria del trasporto aereo (firmato da Assaereo, Assaeroporti, Assohandlers, Assocontrol, Federcat Ering, Simo Confindustria, Fairo, Evan Spa, Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti, Ugl Trasporto Aereo, Ugl TA e Unica): 200-400 euro all’anno
  • Imprese di assicurazione (firmato da ANIA, First Cisl, Fisac Cgil, FNA, SNFIA e Uilca): 700-1.000 euro all’anno
  • Impianti di trasporto a fune (firmato da Anef, Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Savt Trasporti): 100 euro all’anno
  • Trasporto a fune (firmato da Anef, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti-Uil e Savt trasporti): 100 euro all’anno
  • Agenzie marittime raccomandatarie e mediatori marittimi (firmato da Federagenti, Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti): 60 euro all’anno
  • Autorimesse e noleggio automezzi (firmato da Aniasa, Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti): 250 euro all’anno

Coverflex: la soluzione migliore per il welfare aziendale

Abbiamo visto quali sono i CCNL che prevedono il welfare aziendale obbligatorio, ma vale la pena sottolineare ancora una volta come un piano di benefit ben strutturato possa garantire un grande vantaggio competitivo alle imprese. Per sfruttarne al massimo la potenzialità è fondamentale scegliere una proposta all’avanguardia e 100% digitale, come la soluzione Coverflex Welfare, grazie a cui ad esempio è possibile scegliere buoni pasto e servizi per il tempo libero e fringe benefit.

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