Cerchi un metodo efficace per valutare il personale della tua azienda? Per un risultato ottimale, dovresti poter considerare non solo il contributo attuale dei tuoi collaboratori, ma anche il loro potenziale futuro. Ed è proprio a questo che serve la 9 box grid. Scopri che cos’è questo strumento, utilizzato da molti manager delle risorse umane, e come funziona. Potrai così iniziare a identificare i talenti e prendere decisioni consapevoli per lo sviluppo dell’attività.
Cos’è la 9 box grid?
La 9 box grid, chiamata in italiano griglia a 9 caselle, è un grafico creato per la valutazione dei dipendenti. Come si intuisce dal nome, è una tabella divisa in nove quadranti: ognuno di essi indica l’attuale livello della prestazione di ogni persona e il suo potenziale. La sua efficacia è data soprattutto dall’immediatezza dei dati, visualizzati in modo chiaro e quindi istantaneamente comprensibili per il team HR.
Il 9 box grid model fu creato negli anni Settanta del secolo scorso da McKinsey & Company, la società americana specializzata nella consulenza aziendale, e rappresentò una piccola rivoluzione nella gestione delle risorse umane. Sotto molti aspetti, fu uno degli strumenti chiave per definire nuove strategie in ambito HR.
A cosa serve?
Nonostante sia stata creata oltre mezzo secolo fa, la griglia a 9 caselle viene tuttora ampiamente utilizzata a livello aziendale. Questo perché continua a offrire una panoramica completa che consente di:
- Valutare le performance di tutto il personale
- Far emergere le criticità
- Identificare i dipendenti che promettono di crescere anche in futuro
- Scoprire quali sono le competenze che devono essere ancora sviluppate
Come funziona la griglia a 9 caselle?
La griglia classifica il personale in base a due assi: quello orizzontale indica le performance attuali, mentre quello verticale le performance potenziali. Grazie all’intersezione degli assi è possibile ottenere informazioni chiave, suddivise in nove caselle (tre colonne e tre righe). Ogni casella indica quindi il rapporto tra la prestazione in questo momento specifico e quella che potrebbe emergere in futuro.
Per capire chi ha più potenzialità, bisogna tenere come riferimento il quadrante in alto a destra. Al contrario, chi rientra nel quadrante in basso a sinistra mostra prestazioni e potenziale più limitati. Di conseguenza, tutte le “sfumature” stanno nel mezzo.
Come usarla per valutare i dipendenti
Abbiamo visto come è fatta e come funziona la 9 box grid, ma manca una parte fondamentale, ovvero come si arriva alla valutazione finale. Tutto inizia dalla raccolta dei dati sulle prestazioni di ogni dipendente, di cui si occupa di norma il team HR. Le informazioni sono frutto di dati effettivi sui risultati ottenuti e feedback forniti dai responsabili o dai colleghi della persona.
Per trasformare queste informazioni è poi necessario assegnare dei punti tramite un sistema che prevede dei criteri fissi. Il punteggio risultante incide sul relativo posizionamento del dipendente all’interno della griglia.
Chi si occupa di gestire e pianificare lo sviluppo delle risorse umane potrà così capire a colpo d’occhio chi sta performando meglio e chi invece è al di sotto delle aspettative. Ricordiamo però che la 9 box grid deve essere costantemente aggiornata per seguire la continua evoluzione dello staff e poter così intervenire immediatamente.
I vantaggi della 9 box grid
Come abbiamo visto, la 9 box grid è uno strumento tanto semplice quanto efficace. Il suo vantaggio principale è tradurre molte informazioni complesse in un’immagine visuale e facile da comprendere. Ma oltre alla facilità d’uso c’è di più, perché la griglia a 9 caselle permette anche di:
- Migliorare la produttività e la qualità del lavoro
- Agire tempestivamente per riempire le lacune emerse
- Pianificare programmi di formazione ad hoc
- Valorizzare i talenti (anche tramite benefit)
- Prepararsi ai cambiamenti per il futuro
- Prendere decisioni basate su dati veri usando un metodo ben strutturato
- Correggere eventuali problematiche delle fasi di recruiting
La 9 box grid è dunque utile soprattutto nell’ottica della talent retention, ovvero nella fidelizzazione dei dipendenti più talentuosi. Partendo dai dati reali, l’azienda potrà così concentrarsi sui talenti, aiutarli a crescere ancora e migliorare la loro soddisfazione.
