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Impossibile non averne mai sentito parlare, visto che è un’imposta applicata a diversi tipi di redditi. Ma come funziona esattamente l’addizionale regionale all’IRPEF? Scopri che cos’è, chi è tenuto a pagarla e come si calcola in conformità con le indicazioni delle varie regioni. Nel nostro approfondimento trovi anche una pratica tabella riassuntiva con tutte le aliquote di riferimento.
L'addizionale regionale è un’imposta diretta che si applica ai redditi delle persone fisiche, calcolata sulla base di un’aliquota stabilita dalla Regione in cui il contribuente è residente. Tale imposta viene calcolata sul reddito complessivo determinato ai fini IRPEF, al netto degli oneri deducibili riconosciuti ai fini della stessa imposta.
In generale, l’addizionale regionale rappresenta una fonte di finanziamento per la Regione in cui il contribuente risiede. Le risorse raccolte attraverso questa imposta vengono infatti utilizzate per finanziare le spese della Regione in diversi settori, come ad esempio la sanità, l’istruzione, la cultura e l’ambiente.
L’addizionale regionale deve essere pagata da qualsiasi contribuente passivo di IRPEF, ovvero dipendenti, pensionati e lavoratori autonomi iscritti nel regime ordinario. Il calcolo avviene sul reddito, ma solo dopo aver già sottratto tutte le detrazioni fiscali previste, oltre al credito d’imposta relativo ai redditi prodotti all’estero.
Sono invece esclusi i contribuenti che:
Nel caso dei redditi da lavoro dipendente, l’addizionale regionale è calcolata dal datore di lavoro (che agisce come sostituto d’imposta) alla fine dell’anno fiscale. Viene poi successivamente trattenuta nella busta paga in massimo 11 rate dello stesso importo. In caso di interruzione del contratto, la parte restante verrà scalata in una sola soluzione.
Se invece si tratta di redditi diversi da quelli da lavoro dipendente, come nel caso degli autonomi con partita IVA in regime ordinario, l’imposta va versata interamente secondo le modalità previste per il pagamento dell’IRPEF. All’interno del modulo F24 bisogna fare riferimento al codice tributo dell’addizionale regionale, identificato dal numero 3801.
Abbiamo già anticipato che l’addizionale regionale viene pagata in base a un’aliquota che dipende non solo dalle scelte della propria Regione, ma anche dalla fascia di reddito. Attualmente la forbice spazia da un minimo di 1,23% a un massimo pari a 3,33%. Dove è prevista un’aliquota unica, come in Sardegna e Sicilia, i contribuenti sono sempre soggetti alla stessa percentuale, indipendentemente da quanto guadagnano.
L’aliquota deve essere applicata sul reddito al netto delle eventuali deduzioni e deve essere superiore alla soglia di esenzione indicata. In base a dove si risiede, è sempre utile verificare che ci siano altre agevolazioni. Ad esempio, il Veneto offre un’aliquota agevolata al 0,9% per i disabili con reddito imponibile inferiore a 50.000 euro e per i contribuenti che hanno un familiare disabile a carico e un reddito inferiore a 50.000 euro.
Ricordiamo che, di norma, le regioni possono apportare modifiche alle aliquote fino al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di applicazione della tassa. Per quest’anno, tuttavia, il termine è eccezionalmente slittato al 15 aprile 2024.
Sebbene siano già stati prospettati degli aumenti in Lazio, Molise e Toscana, ti consigliamo di verificare gli aggiornamenti direttamente dal sito del MEF. La tabella qui di seguito riassume tutte le aliquote attualmente in vigore, con riferimento all’anno d’imposta 2023.
Addizionale regionale Abruzzo: aliquota unica 1,73%
Addizionale regionale Basilicata: aliquota unica 1,23%
Addizionale regionale Bolzano: aliquota 1,23% fino a 50.000 euro, aliquota 1,73% oltre 50.000 euro
Addizionale regionale Calabria: aliquota unica 1,73%
Addizionale regionale Campania: aliquota 1,73% fino a 15.000 euro, aliquota 2,96% oltre 15.000 fino a 28.000 euro, aliquota 3,20% oltre 28.000 fino a 50.000 euro, aliquota 3,33% oltre 50.000 euro
Addizionale regionale Emilia Romagna: aliquota 1,33% fino a 15.000 euro, aliquota 1,93% oltre 15.000 fino a 28.000 euro, aliquota 2,03% oltre 28.000 fino a 50.000 euro, aliquota 2,27% oltre 50.000 euro
Addizionale regionale Friuli Venezia Giulia: aliquota 0,70% fino a 15.000 euro, aliquota 1,23% oltre 15.000 euro
Addizionale regionale Lazio: aliquota 1,73% fino a 15.000 euro, aliquota 3,33% oltre 15.000 euro
Addizionale regionale Liguria: aliquota 1,23% fino a 15.000 euro, aliquota 1,79% oltre 15.000 fino a 28.000 euro, aliquota 2,31% oltre 28.000 fino a 50.000 euro, aliquota 2,33% oltre 50.000 euro
Addizionale regionale Lombardia: aliquota 1,23% fino a 15.000 euro, aliquota 1,58% oltre 15.000 fino a 28.000 euro, aliquota 1,72% oltre 28.000 fino a 50.000 euro, aliquota 1,73% oltre 50.000 euro
Addizionale regionale Marche: aliquota 1,23% fino a 15.000 euro, aliquota 1,53% oltre 15.000 fino a 28.000 euro, aliquota 1,70% oltre 28.000 fino a 50.000 euro, aliquota 1,73% oltre 50.000 euro
Addizionale regionale Molise: aliquota 2,03% fino a 15.000 euro, aliquota 2,23% oltre 15.000 fino a 28.000 euro, aliquota 2,43% oltre 28.000 fino a 50.000 euro, aliquota 2,63% oltre 50.000 euro
Addizionale regionale Piemonte: aliquota 1,62% fino a 15.000 euro, aliquota 2,13% oltre 15.000 fino a 28.000 euro, aliquota 2,75% oltre 28.000 fino a 50.000 euro, aliquota 3,33% oltre 50.000 euro
Addizionale regionale Puglia: aliquota 1,33% fino a 15.000 euro, aliquota 1,43% oltre 15.000 fino a 28.000 euro, aliquota 1,63% oltre 28.000 fino a 50.000 euro, aliquota 1,85% oltre 50.000 euro
Addizionale regionale Sardegna: aliquota unica 1,23%
Addizionale regionale Sicilia: aliquota unica 1,23%
Addizionale regionale Toscana: aliquota 1,42% fino a 15.000 euro, aliquota 1,43% oltre 15.000 fino a 28.000 euro, aliquota 1,68% oltre 28.000 fino a 50.000 euro, aliquota 1,73% oltre 50.000 euro
Addizionale regionale Trento: aliquota 1,23% fino a 50.000 euro, aliquota 1,73% oltre 50.000 euro
Addizionale regionale Umbria: aliquota 1,23% fino a 15.000 euro, aliquota 1,62% oltre 15.000 fino a 28.000 euro, aliquota 1,67% oltre 28.000 fino a 50.000 euro, aliquota 1,83% oltre 50.000 euro
Addizionale regionale Valle d'Aosta: aliquota unica 1,23%
Addizionale regionale Veneto: aliquota unica 1,23%
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I numeri presentati sono una stima che potrebbe non tenere conto di detrazioni e tasse locali variabili, specialmente per il regime ordinario. Ti suggeriamo di consultare un commercialista per avere un calcolo preciso sulla tassazione della tua Partita IVA.