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Per alleggerire il carico fiscale dei contribuenti italiani, lo Stato prevede una serie di possibili detrazioni IRPEF. Le opzioni sono numerose ed è bene conoscerle tutte per beneficiare della riduzione dell’imposta principale concessa dal nostro sistema tributario. Vediamo nel dettaglio cosa sono le detrazioni IRPEF, il calcolo e gli ultimi aggiornamenti, soprattutto per quanto concerne i redditi da pensione.
Le detrazioni IRPEF sono degli importi scalati direttamente dalla tassa dovuta, riducendo così l’imposizione sul contribuente. Possono essere di vario tipo, ad esempio per i figli a carico, le spese sanitarie o per l’istruzione, solo per citare alcune comuni categorie. Non devono essere confuse con le deduzioni fiscali, che non vanno a ridurre la tassa, bensì la base imponibile su cui viene calcolata.
Le detrazioni IRPEF sono però soggette a soglie minime e massime di spesa, secondo i casi. In genere non si possono detrarre tutte le spese, ma solo una quota fino a un determinato ammontare. Per la maggior parte dei casi si parla infatti di una percentuale pari al 19% del totale del costo sostenuto, fatta eccezione per le spese sanitarie. Per fare un semplice esempio di calcolo della detrazione IRPEF, se si ha diritto a una riduzione di 500 euro su un’imposta da 6.000 euro, l’IRPEF da versare sarà pari a 5.500 euro.
Esistono diverse detrazioni IRPEF previste dalla legge, in base a due macro categorie: quelle legate a particolari situazioni personali o sulla base del tipo di reddito e quelle per le spese realmente sostenute. Tra le più importanti, si possono citare:
Una nota importante per le detrazioni IRPEF 2024 relative al reddito da lavoro dipendente: il decreto legislativo n. 216/2023 ha stabilito che i contribuenti con un reddito complessivo superiore a 50.000 euro sono soggetti a una franchigia di 260 euro, ovvero sono ammesse solo le detrazioni eccedenti tale importo. In più, per i redditi fino a 15.000 euro la detrazione massima è salita a 1.995 euro, mentre la NO TAX area è passata a 8.500 euro, come per i pensionati.
L’articolo 13 del TUIR, recentemente modificato dalla Legge di Bilancio 2022 e valido anche per il 2024, ha introdotto importanti novità per le detrazioni IRPEF dei pensionati. In particolare, stabilisce che l’importo massimo detraibile sia pari a 1.955 euro, a patto che il reddito complessivo non superi 8.500 euro. Se invece il reddito supera i 50.000 euro non si ha diritto ad alcuna detrazione fiscale.
Per chi si trova “nel mezzo”, invece, sono previste altre soglie. Per i redditi da pensione fino a 28.000 euro la detrazione IRPEF corrisponde a 700 euro sommati al prodotto tra 1.255 euro e l’importo ottenuto dal rapporto tra 28.000 euro, diminuito del reddito totale, e 19.500 euro. Nel caso di reddito superiore a 28.000 euro e comunque inferiore a 50.000 euro, si può ottenere solo 700 euro di detrazione massima.
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I numeri presentati sono una stima che potrebbe non tenere conto di detrazioni e tasse locali variabili, specialmente per il regime ordinario. Ti suggeriamo di consultare un commercialista per avere un calcolo preciso sulla tassazione della tua Partita IVA.